L’Assegno unico si può avere con l’assegno di inclusione? Non sono poche le famiglie e cittadini che hanno sollevano il problema della cumulabilità tra le due misure. In tanti si chiedono come funzionerà l’assegno unico universale con l’assegno di inclusione.

Il governo Meloni con il Decreto lavoro ha istituito diverse novità sia in tema previdenziale, che per quanto riguarda la nuova misura che farà da surroga al Reddito di cittadinanza.

A richiedere una maggiore chiarezza nell’esposizione della norma è una vasta platea di percettori del sussidio con figli a carico.

Vediamo insieme, come funziona la cumulabilità tra l’assegno di inclusione e l’assegno unico univerale.

Assegno di inclusione e Assegno Unico, nuove regole: serve la richiesta

Per molti i percettori del sussidio di Stato (forse) servirà la richiesta dell’accredito per l’integrazione al reddito per i figli a carico. Parliamo dell’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza, che diventerà Assegno di inclusione con l’aggancio di nuove regole a partire dal 2024.

Per coloro che non percepiscono il Reddito di cittadinanza non dovrebbero scattare variazioni sulla modalità di richiesta e pagamento dell’assegno unico universale. Diversamente non si può dire per i percettori del sussidio.

Per ora, non sono presenti notizie ufficiali, in quanto il Decreto lavoro non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Qualcuno potrebbe gioire, sapendo di poter contare ancora sul Reddito di cittadinanza. Tuttavia, esiste una concreta certezza che dal 2024 il sussidio di Stato sarà posto in “soffitta”. Non sarà più richiedibile, ne rilasciabile.

Basti pensare, che due famiglie su tre si attendono mesi difficili, in vista dell’abolizione del sussidio, ovvero quelle che rientrano nella categoria di lavoratori “occupabili”.

Prima del nuovo anno, sicuramente saranno resi ufficiali le nuove regole per il rilascio dell’Assegno di inclusione, ma sopratutto, sarà esposta la voce dei tagli che andranno inevitabilmente realizzati, ovvero l’esclusione dal beneficio per gli occupabili. Ora, il vero nocciolo della questione potrebbe ruota sulla presenza dell’assegno unico universale.

Sicuramente, c’è poco da stare allegri, specie se nel nucleo familiare non sono presenti over 60, minori e disabili.

Il Reddito di inclusione cumulabile con l’assegno unico universale

Molto probabilmente, saranno applicate le medesime regole poste in essere per il Reddito di cittadinanza. Ciò significa che, l’assegno unico universale sarà riconosciuto sull’Assegno di inclusione.

Intanto, è possibile che solo per i nuovi percettori, venga richiesta la domanda per l’assegno unico universale sul Reddito di inclusione. Mentre, per gli altri dovrebbe seguire l’accredito automatico con l’aggiornamento del certificato ISEE.

Come è possibile che vengano introdotte regole diverse che si allontanino dalla sola presentazione dell’indicatore ISEE per rinnovare la richiesta di ammissione al beneficio economico.

D’altra parte, la modalità automatica innesca quelle condizioni che mettono l’Ente nazionale della previdenza sociale, nella posizione di ricevere gli aggiornamenti reddituali e individuali dei membri familiari.

Infatti, ad oggi è sufficiente presentare la certificazione ISEE e la DSU per attivare l’aggiornamento dei dati necessari per la conferma del Reddito di cittadinanza. Nello stesso tempo si conferma l’importo dell’assegno unico o si ottiene un importo più alto per la variazione reddituale.

Per comunicare la variazione delle condizioni, occorre redigere in tutte le sue parti il modello il modulo Rdc Com Au, il documento dovrà essere trasmesso all’INPS in via telematica.

Quando arriva il pagamento

Tralasciando l’aspetto legato alla trasmissione della domanda per l’ammissione al beneficio economico. Occorre, prestare attenzione alla tempistica legata all‘accredito dell’Assegno unico universale sull’Assegno di inclusione.

In teoria, il trattamento economico per i figli a carico viene accreditato il mese successivo a quello della presentazione della domanda. Il pagamento, dunque segue un cadenza successiva a quella di riferimento.

Ad esempio, dal 28 maggio viene accreditato l’assegno unico sul Reddito di cittadinanza relativo al periodo di aprile.

In conclusione, l’assegno unico per i figli dovrebbe arrivare sull’Assegno di inclusione come da regole consolidate precedentemente (RdC), è possibile che il beneficio sia correlato alla domanda e non scatti più in automatico con la sola presentazione della DSU. Per maggiori dettagli occorre attendere l’ufficialità del Decreto lavoro.