Ed Sheeran è stato assolto dall’accusa di plagio dal tribunale di New York. Il cantautore non ha violato in nessun modo il copyright del classico di Marvin Gaye del 1972.
Ed Sheeran assolto dall’accusa di plagio
Assolto dall’accusa di plagio, il cantante Ed Sheeran si è definito soddisfatto ai microfoni della CNN, che ha riportato la notizia. Le prime foto scattate lo ritraggono sorridente verso i fotografi, consapevole di avere un peso in meno che lo tormentava.
Per via della denuncia depositata ad Ed Townsend, co-autore del brano ‘Let’s Get It On‘, portato al successo dal compianto Marvin Gaye nel 1927, l’artista aveva dovuto affrontare un processo negli giorni precedenti.
Le dichiarazioni del cantante, dopo la piena libertà: «Sembra che dopotutto non dovrò ritirarmi dal mio lavoro quotidiano. Sono incredibilmente frustrato dal fatto che affermazioni infondate come questa possano andare in tribunale».
Insieme a lui, era stata citata in giudizio anche la sua co-autrice Amy Wadge.
Le accuse di plagio lanciate dal co-autore di Marvin Gaye
Secondo Ed Townsend, il brano ‘Thinking Out Loud‘ di Ed Sheeran, composto nel 2014, riporterebbe alcune parti «straordinariamente identiche» a ‘Let’s Get It On‘, di Marvin Gaye.
In modo specifico, Townsend e il suo avvocato Ben Crump, ritenevano che i due brani fossero sovrapponibili nel ritmo e in una sequenza di accordi. Per verificare tale accusa, Ed Sheeran ha dovuto eseguire il brano in aula, pur avendo considerato offensive le accuse. Addirittura, la controparte aveva chiesto un risarcimento di 10 milioni di dollari.
Per l’avvocato Ben Crump, il cantautore di Halifax (Regno Unito) ha un mash-up up tra i due brani durante un’esibizione dal vivo, prova del fatto che avrebbe tacitamente confessato il suo plagio.
La presunta voglia di ritirarsi, in caso di verdetto sfavorevole
Soltanto martedì 2 maggio 2023, Ed Sheeran aveva confessato di voler lasciare la musica in caso di verdetto sfavorevole.
La decisione appunto, sarebbe stata dipesa dall’esito del processo che lo ha accusato di plagio.
Durante l’udienza, il 32enne dai capelli rossi ha continuato a negare qualsiasi accusa, facendo poi un triste annuncio che ha fatto sobbalzare tuti i suoi fan. Ha minacciato di lasciare per sempre il mondo della musica, se fosse stato giudicato colpevole: «Se ciò accade, ho chiuso, mi fermo. Trovo davvero offensivo dedicare tutta la mia vita a essere un artista e un cantautore e avere qualcuno che lo sminuisca».
L’assoluzione arriva alla vigilia del nuovo album
Domani venerdì 5 maggio 2023, uscirà il nuovo album di Ed Sheeran: ‘Substract‘. E la stampa internazionale ha constatato come l’assoluzione da parte del tribunale di New York sia quasi un regalo al cantautore.
All’annuncio del disco infatti, il 32enne di Halifax ha parlato di come la scrittura sia stata per lui un grande rifugio, dopo un mese di grandi dispiaceri. Prima di tutto, a sua moglie Cherry Seaborn, era stato diagnosticato un timore; per seconda cosa è morto il suo amico Jamal. Questo ha portato il ragazzo dai capelli rossi a entrare in un giro di «paura, depressione e ansia», ma la musica, come succede a tanti, lo ha salvato.
Negli ultimi anni, anche i Måneskin erano stati accusati di plagio subito dopo l’uscita della loro ‘Supermodel‘, in quanto troppo simile alla canzone ‘Smells Like Teen Spirit‘, dei Nirvana; mentre ancora prima, nel 2021, con la vittoria a Sanremo con ‘Zitti e buoni‘, vennero accusati di averla fatta molto simile a ‘F.D.T. – Fuori di testa‘, di Anthony Laszlo, poi smentita da una nota di Sony Music Italia, che dopo una perizia tecnica evidenziava che non vi era presenza di plagio melodico sulla linea vocale né tantomeno un plagio strumentale. Stessa cosa avvenne a Piero Pelù, che nel Festival di Sanremo 2020, dove ha trionfato Diodato con ‘Fai rumore‘, avrebbe portato in gara il brano ‘Gigante‘, finito al quinto posto nella classifica finale, ma accusato di plagio per il ritornello troppo vicino a ‘Keep Your Heart Broken‘ dei The Rasmus.