Napoli festeggia il terzo scudetto della sua storia e non lo fa soltanto nella città campana. Fuochi d’artificio sono stati esplosi sia a Milano che a Roma al triplice fischio ma anche in tanti altri comuni italiani sono partiti i caroselli ed è scoppiato l’entusiasmo. Eppure la festa per questo traguardo raggiunto è ancora più grande e coinvolge milioni di napoletani in tutto il mondo. Video di celebrazioni per lo scudetto arrivano addirittura dall’altra parte del pianeta. Anche a New York, infatti, è esplosa la festa.
Festa scudetto anche a New York
Non solo a Napoli, non solo in Italia. La festa scudetto arriva a New York oltre che in tantissimi altri posti nel mondo. La squadra di Luciano Spalletti ha scritto un pezzo di storia e non conta quanti chilometri di distanza separino i tifosi dalla propria città natale in questo momento. La parola d’ordine, ovunque ci si trovi è una sola: festa!
Una gioia enorme, un traguardo che in città mancava da ben 33 anni. Il Napoli aveva già lottato in questi ultimi anni per raggiungere il titolo e lo aveva sfiorato almeno in un paio di occasioni chiudendo però sempre con enormi delusioni. Stavolta invece non è andata così. Gli azzurri hanno ipotecato lo scudetto già da qualche settimana, conducendo un campionato straordinario e al di sopra delle più rosee aspettative di chiunque. Un traguardo strameritato per una squadra che in Serie A ha sbagliato poco o niente.
Dal gol di Osimhen in poi da Udine a Napoli non si è capito più niente e la festa è potuta iniziare ufficialmente. I fuochi d’artificio continuano ad illuminare il lungomare e l’intera città, in attesa che domani la squadra rientri per festeggiare insieme ai tifosi. Ma anche dall’altra parte del mondo i tifosi napoletani non vogliono essere da meno. A Union Square sono partiti cori da stadio e decine di bandiere hanno iniziato a sventolare. Davanti al ristorante Ribalta, covo storico degli azzurri, si esulta per lo scudetto. Suoni di clacson lungo la Roosevelt Drive, la grande arteria che scorre lungo l’East River ma anche a Brooklyn, Staten Island, al Queens, a Times Square, Battery Park e lungo la Broadway. I partenopei sono ovunque e New York per oggi è pronta a diventare una piccola Napoli.
Il centro della festa
Si erano preparati, come d’altronde tutto il resto dei napoletani, per festeggiare lo scudetto già domenica scorsa salvo poi dover rimandare, ma giusto di qualche giorno. Il centro dell’attesa, e poi della festa, è stato ancora una volta il ristorante Ribalta, sulla 12ª Street, dove la partita è stata seguita tutti insieme davanti a un maxischermo. Una piccola riproduzione dello stadio Maradona, sebbene a centinaia di chilometri di distanza, con tanto di speaker pronto ad urlare a gran voce tutti i nomi dei protagonisti di questa fantastica impresa.
Le immagini che arrivano ritraggono Rosario Procino, uno dei proprietari del locale, in piedi sul davanzale e con un megafono in mano. Sembra quasi di stare allo stadio quando, in occasione del gol, prova a sostituirsi a Decibel Bellini invocando più volte il nome dell’autore del gol pareggio in casa dell’Udinese. “Victor O-si-mhen riecheggia per le vie della Grande Mela. Una felicità enorme e contagiosa vissuta con grande euforia. Lacrime di gioia, abbracci sentiti, risate sguaiate: lo scudetto si festeggia anche a New York. Al fischio finale addirittura in varie zone della città i napoletani sono scesi in piazza suonando clacson e trombette. Scene curiose per gli americani che sono apparsi prima sorpresi e poi divertiti, quando hanno chiesto il motivo dei festeggiamenti. La città d’acciaio si è colorata di azzurro.