BEPPE SALA CHIAMA ILARIA LAMERA. Nella giornata di ieri, aveva fatto notizia una studentessa del Politecnico di Milano, che si era allestita una tenda nei pressi dell’università. L’iniziativa di Ilaria Lamera, studentessa al quarto anno di Ingegneria ambientale, ha valore simbolico, ed è una protesta contro il caro affitti.
Grazie al suo gesto, Ilaria è riuscita a cogliere l’attenzione di alcuni personaggi che contano nel mondo della politica. Per primo, il sindaco Beppe Sala l’ha chiamata per ascoltare le sue esigenze.
Beppe Sala chiama Ilaria Lamera
Ecco cosa ha ricavato Ilaria, dalla chiamata con il primo cittadino di Milano, Beppe Sala: «Mi ha spiegato qual è la situazione e le difficoltà economiche del Comune, ma mi ha promesso che riprenderemo il tavolo degli affitti, e che ci sarà anche io. Ha detto che il villaggio olimpico diventerà uno studentato».
Il sindaco Sala si è dimostrato dunque molto disponibile al dialogo, ma ammesso di non avere una soluzione pronta nell’immediato: «Ha detto che il problema, purtroppo, non è risolvibile immediatamente, ma lo sarà per le nuove generazioni che entreranno all’università tra pochi anni. Sarò davvero soddisfatta quando faremo qualcosa. Son pronta a portare al tavolo le mie opinioni e fare le mie domande a tutte le persone presenti, come i rappresentanti di Airbnb e dell’Unione dei costruttori e gli studenti».
L’incontro di Ilaria Lamera con la rettrice del Politecnico milanese
Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, ha incontrato la studentessa di Ingegneria ambientale e ha riferito: «Deve fare l’università chi ha voglia di studiare, non solo chi se lo può permettere». Inoltre ha affermato che il Politecnico sta rispondendo a quanto avvenuto, con 2mila posti letto nelle residenze a settembre 2023, che aumenteranno di 250 posti nel 2024 e di ulteriori 500 posti nel 2026, ma Sciuto ha precisato: «Per costruirli ci vogliono tempo e soldi. Facciamo la nostra parte, ma è poco».
Ilaria Lamera ha spiegato, che i rettori universitari italiani hanno denunciato da tempo il problema dei prezzi delle case, che non riguarda soltanto gli studenti, ma anche i neolaureati in cerca di lavoro, o con già un impiego.
L’intervento di Pierfrancesco Majorino ed Elly Schlein
A intervenire sulla questione, anche altre personalità politiche, dell’opposizione, come Pierfrancesco Majorino ed Elly Schlein, ma il futuro ingegnere è pronta a parlare anche con chi governa: «Io non ho chiamato nessuno in prima persona, sono sempre stata contattata. Mi piacerebbe parlare anche con gli esponenti del governo, non solo quelli dell’opposizione con cui ho già parlato; se vorranno parlare con me, sono disponibile a farlo».
Ieri pomeriggio appunto, Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Partito Democratico in Regione, e componente della Segreteria Nazionale PD, con delega alle politiche migratorie e diritto alla casa, è passato a trovarla. E al telefono le ha passato Elly Schlein, membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana e segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. Ecco cosa ha confidato Majorino: «Le ha espresso tutto il sostegno del partito per questa sacrosanta battaglia. Ilaria fa molto bene a rivendicare un cambiamento radicale sulle politiche sulla casa. Serve un piano nazionale: un miliardo per il fondo sostegno affitti, investimenti per recuperare case popolari utilizzate. In Lombardia, e ne parlerò domani con la consigliera Rozza, sono migliaia quelle di proprietà regionale». Così come, aggiunge: «interventi per il recupero e la riqualificazione di spazi da mettere a disposizione di chi non ce la fa. E nuove politiche per il diritto allo studio. Per troppo tempo in Italia le classi dirigenti hanno fatto finta di nulla».
Ilaria Lamera torna a casa, per una notte
L’accampamento l’ha provata fisicamente: «Non ce la faccio più. Sono stanca: torno a casa». Nella notte tra giovedì e venerdì, la giovane studentessa si trasferirà per qualche ora a casa sua, quella vera, presa ad aprile con un contratto transitorio fino a luglio in Città Studi.
Le sue giornate in questi giorni, sono passate in balia di interviste, video, chiamate e saluti istituzionali. Tuttavia, ribadisce: «Mi mancherebbero due sere alla fine della mia protesta, che porterò a termine».