Chiara Gribaudo, deputata PD, sul DL Lavoro e l’azione politica del Governo Meloni: “Operato non solo pessimo, ma dannoso. Ecco perchè”.
Gribaudo (PD) a Tag24.it: “Dl Lavoro non garantisce stabilità”
Come commenta il Dl Lavoro?
“Più che di DL Lavoro sarebbe giusto parlare di DL Precarietà. Vengono allungati i contratti a termine da 12 a 24 mesi, senza alcuna certezza futura di stabilità, e reintrodotti i voucher. Non c’è una sola riga sul salario minimo, non viene favorita la contrattazione collettiva e si smantella il reddito di cittadinanza, l’unica misura contro la povertà. Infine, il tanto sbandierato taglio al cuneo contributivo non solo è inferiore di due volte a quello del Governo Draghi e di quattro volte quello del Governo Renzi, ma è stato già sostanzialmente annullato dall’inflazione e dai nuovi rincari delle bollette”.
Come giudica, sin qui, l’operato del Governo Meloni?
“Non solo pessimo, ma dannoso sotto tutti i punti di vista. È un governo che va avanti per ideologia e misure spot, come quella sui rave, ma che non è in grado di affrontare i problemi reali del Paese a partire dal tema dei salari, delle diseguaglianze, della crescita. Basti pensare al disastro che stanno combinando sul PNRR, dove rischiamo per colpa della loro incapacità di perdere un’occasione storica. In più la loro politica contro le ONG e sui migranti ci sta isolando in Europa, come dimostrano le parole del ministro degli interni francese, allontanandoci dai nostri partner storici per allinearci a Orban e ai sovranisti di Visegrad”.
Vi sentite più competitivi in vista delle amministrative a guida Schlein?
“L’elezione di Elly Schlein ha dato nuova vitalità alla nostra comunità e reso più attrattivo il Partito Democratico alle tante energie presenti nella società. Lo dimostrano le piazze in cui veniamo applauditi e in cui le persone ci chiedono con forza di ridare una speranza alla sinistra. Lo abbiamo visto a Udine dove abbiamo vinto un importante tornata elettorale, strappando la città alla destra. Il PD ha tanti bravi amministratori locali e militanti sui territori in grado di generare buona politica, quindi siamo ottimisti. Ma guardiamo anche oltre le singole scadenze, l’obiettivo è creare una forza alternativa credibile a questa destra dannosa e, permettetemi, con qualche preoccupante rigurgito autoritario”.
È favorevole a stabilire un asse comune con l’M5S nell’ottica della creazione di un campo progressista unico?
“Innanzitutto dobbiamo lavorare per l’unità delle opposizioni. Abbiamo di fronte il Governo più a destra della storia, che sta combinando disastri, e dobbiamo rappresentare la voce dei tantissimi cittadini che non si sentono rappresentati. Per le alleanze ci sarà tempo e modo di discuterne. Una cosa è certa, ed è dimostrata dalle recenti elezioni regionali e amministrative: senza Partito Democratico il Centrosinistra non esiste”.