Mutui, è arrivato il nuovo aumento dei tassi di interesse della Banca centrale europea. L’istituto di Francoforte ha incrementato i tassi di 25 punti base, la prima tranche di ulteriori aumenti previsti prima dell’estate 2023 che porterà a un altro rialzo della stessa ampiezza a giugno. L’aumento dei tassi di deposito, sui quali sono ancorati anche gli indici Euribor che interessano i mutui a tasso variabile, arriva alla percentuale del 3,25%, dopo l’incremento del 16 marzo scorso di 50 punti base.

Il rialzo complessivo negli ultimi dieci mesi è stato del 3,75% considerando che lo stesso indice, meno di un anno fa, viaggiava al -0,50%. L’aumento dei tassi di interesse è una conseguenza dell’alta inflazione: l’azione degli incrementi della Bce potrebbe non fermarsi finché non si raggiunge l’obiettivo di frenare l’aumento dei prezzi, a sua volta favorito anche dal mercato dei salari, in rialzo. Si pongono allora dubbi su chi debba aprire un mutuo per l’acquisto di una casa e per chi il mutuo ce l’ha, a tasso variabile. 

Mutui aumento tassi Bce oggi, cosa fare?

Ancora un aumento del tasso di interesse arriva dalla Banca centrale europea per 25 punti base che fissano l’attuale indice al 3,25% e mutui variabili al di sopra in media del 4%. Con molta probabilità, i rialzi non sono terminati con quello di questo mese. A giugno, infatti, è previsto un ulteriore aumento di 25 punti base che pareggerà l’incremento dello 0,50% del 16 marzo scorso. Gli aumenti degli ultimi dieci mesi hanno portato i debitori mutui a tasso variabile a pagare rate con oltre il 4 per cento di interessi. Ad oggi è difficile fare delle previsioni, soprattutto se i tassi tenderanno ad abbassarsi nel 2024.

Un’eventuale nuova ondata di inflazione farebbe ritenere che la politica di Francoforte proseguirà sulla strada degli aumenti dei tassi di interesse. Secondo quanto ha affermato la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, non sono previste pause a breve nell’ascesa dei tassi che saranno “portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio periodo del 2 per cento”. Ciò che emerge nella politica monetaria di Francoforte è che gli incrementi dei tassi finora non hanno sortito l’effetto desiderato. I riflessi finanziari sull’economia reale arrivano con ritardo e comportano incertezza, anche sul mercato dei mutui. 

Mutui aumento tassi Bce oggi, cosa fare e quale scegliere tra tasso fisso e variabile?

Per effetto degli ulteriori rialzi dei tassi di interesse, la palla passa ai mutuatari che stanno pagando il prezzo maggiore degli aumenti. Innanzitutto, occorre distinguere chi sta pagando un tasso variabile e chi sta decidendo di aprire un mutuo per l’acquisto di una casa. La buona notizia per chi ha già un mutuo a tasso variabile è che si attende la discesa dei tassi, anche se non si conosce bene quando questo scenario si verificherà. Potrebbe avvenire nel prossimo anno, a patto che nel frattempo le politiche monetarie avranno fatto abbassare il tasso di inflazione ai livelli calcolati da Francoforte. Tra le considerazioni da fare, vi sono anche quelle sullo scenario geopolitico europeo, in continuo cambiamento. Non è possibile fare previsioni scontate ad oggi su ciò che accadrà nel prossimo anno o, addirittura, nei prossimi mesi. 

Opzione surroga mutuo, quando conviene farla? 

In ogni caso, chi oggi ha il mutuo a tasso variabile può optare per la surroga dello stesso, scegliendo una rata più bassa tra le offerte più convenienti sul mercato. Attualmente, il tasso variabile supera il 4 per cento, ma si può optare di cambiare banca scegliendone una che offra tassi fissi al 3,3 o 3,5 per cento sul medio e lungo periodo. In tal caso, cambiare mutuo potrebbe servire sia a risparmiare che a prevenire eventuali eventi al momento non prevedibili. 

Anche per chi si accinge ad aprire un mutuo per l’acquisto della casa si può fare un discorso simile. Tra i parametri da prendere in considerazione vi è quello di trovare un tasso fisso che sia di 50 o 100 punti base più basso del tasso variabile attuale. In questo modo, si può evitare di indebitarsi in una situazione di grossa incertezza, sperando che i tassi variabili prima o poi scendano. Sul mercato, tuttavia, si stanno trovando anche tassi fissi più alti di quelli variabili. In questo scenario, si potrebbe rischiare di più ricorrendo al tasso variabile, soprattutto per chi ha redditi alti.