Il Fantasma dell’Opera arriva in Italia. Dopo 35 anni a Broadway, lo spettacolo newyorkese debutterà nel nostro Paese in lingua originale.

Fantasma dell’Opera, da Broadway il debutto in Italia

Per The Phantom of the Opera di Andrew Lloyd Webber il sipario non si chiude.

Lo spettacolo newyorkese, andato in scena per l’ultima volta a Broadway a causa dei costi di produzione troppo elevati, ha un nuovo inizio. E questo sarà proprio in Italia.

I trentacinque anni di successi della produzione più longeva d’America, non potevano passare inosservati. Recentemente si era parlato dell’ultima replica, in scena al Majestic Theatre, nel quale il compositore del musical e premio Oscar Webber, aveva fatto una dedica al figlio scomparso a soli 43 anni, per un cancro gastrico aggiunto a una polmonite.

E adesso la notizia: Il Fantasma dell’Opera giungerà al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia a Trieste dal 4 al 16 luglio 2023 e al TAM Teatro Arcimboldi di Milano dal 9 al 22 ottobre 2023, sotto la produzione di Broadway Italia e la regia di Federico Bellone. Uno vero e proprio spettacolo in lingua originale.

La trama

La trama sarà sempre la stessa, ispirata al romanzo di Gaston Leroux, pubblicato nel 1908. Un uomo deforme che vive nel Teatro dell’Opera di Parigi, si innamora perdutamente e in modo ossessivo di una bellissima soprano, Christine.

Nel corso di un’intervista a Sky Tg24, il regista Federico Bellone (Ghost, Dirty Dancing, Mary Poppins, solo per citarne alcuni) ha dichiarato:

“È uno spettacolo che mai avrei pensato di dirigere, proprio perché sono un grande ammiratore della versione originale. Ma è stato proprio Andrew Lloyd Webber e la sua società a spingermi a pensarci. Lo spettacolo ormai ha più di 30 anni e ha bisogno di una nuova vita. Ho molto rispetto, certo, ma guardo questo musical con gli occhi di chi l’ha visto da bambino e adesso lo può immaginare in un altro modo”.

Alla domanda sul peso che ha per lui questo musical, causa del suo percorso storico, sempre Bellone ha affermato:

“È un musical pieno di necessità tecniche molto particolari e uniche, quindi è una grossa responsabilità, ma penso che il nostro mestiere, per quanto sia meraviglioso, è comunque un mestiere. Un mestiere di passione per cui noi facciamo il massimo, ed è uno dei mestieri più belli del mondo. E quando penso a questo, cerco di godermi ogni istante”.