Per Charles De Ketelaere, ormai calciatore meme dell’anno, l’incubo senza fine si trasforma in un’altra occasione mancata. Il giocatore belga, elogiato nell’estate rossonera, adesso si ritrova in una bolla dalla quale sembra impossibile uscire, un universo fatto di timore di accelerare, paura di fare il passo più lungo della gambe e, soprattutto, di partite incolori. Per il trequartista la sfida contro la Cremonese, nella quale il Milan ha impattato per 1-1, è stata la conferma di una stagione storta, un anno da buttare e del classico “tutto da rifare”. Al Giuseppe Meazza si è visto un giocatore con il volto triste, pauroso e incapace di incidere come ci si sarebbe aspettato a inizio stagione.

Un passo diverso rispetto agli altri, ma al contrario. De Ketelaere è sembrato, ancora una volta, il lontano parente del talento ammirato in Champions League con la maglia del Club Brugge. Lì aveva gli occhi del mondo puntati addosso, non soltanto quelli della Nazionale belga del Ct Roberto Martinez. Alla fine ad accaparrarsi il giocatore è arrivato il Diavolo rossonero, che ora oscilla sulla scelta tra la pazienza verso il giocatore e la voglia di liberarsene il prima possibile.

Questo è solo uno dei tanti meme che circola in queste ore in rete su Charles De Ketelaere, che ora sembra essere diventato a tutti gli effetti quello che in passato era definito “bidone”. Sicuramente Internet e la rete, se da un lato possono essere salvifici per i calciatori, dall’altro possono essere molto crudeli. Di questi i tempi, visto l’andazzo, una delle armi migliori per far male è sicuramente l’ironia e il popolo dei social, non solo quello a tinte rossonere, sceglie i meme per colpire De Ketelaere.

Oltre il meme De Ketelaere, ora il Milan si interroga: fiducia da rinnovare o bocciatura totale?

Ora a Milanello si interrogano sul da farsi per il prossimo anno, visto che il caso De Ketelaere, come normale che sia, non resta fermo soltanto in rete. Per quanto riguarda l’investimento fatto, è inevitabile che una valutazione d’insieme deve essere effettuata. Visto il costo del cartellino, oltre che un flop calcistico a livello di scelta, diventa anche un problema oneroso per quanto riguarda una possibile cessione futura. In gergo, una classica minusvalenza che andrebbe a ledere le casse del Milan, da tempo alle prese con altre grane economiche come l’intreccio che coinvolge l’esterno d’attacco Rafael Leao.

Qui il salto di fiducia spetta tutto alla dirigenza rossonera, in particolare a Paolo Maldini che ha puntato molto sul ragazzo. I tifosi rossoneri, in cuor loro, sperano ancora in un possibile riscatto dello stesso trequartista belga, anche se alcuni invece mostrano rimostranze per trattenere il giocatore. Insomma, le fazioni sono divise anche oltre la rete, unico territorio franco in cui il giocatore diventa oggetto di scherno, di battute e di giochi di ponte, andando oltre gli schemi calcistici, la tattica e i dribbling falliti.