Non sono passati nemmeno troppi anni da quando la Yamaha di Valentino Rossi prima e Jorge Lorenzo poi dominavano la MotoGP, anche se l’ultimo titolo risale ormai al 2021 e porta la firma di Fabio Quartararo.
Poi più nulla, con la casa giapponese che non ha più sviluppato una moto capace di tenere testa agli avversari, con un calo di Quartararo che ha portato nell’abisso le prestazioni Yamaha.
Quest’anno la situazione è peggiorata, con i nipponici che hanno solo due moto in gara, perdendo anche il team satellite passato con l’Aprilia. Morbidelli e Quartararo sono soli, con il francese che ha paventato una possibilità di addio non troppo lontana.
Piove sl bagnato e anche Lorenzo, che dopo il ritiro era diventato collaudatore per la Yamaha, salvo poi allontanarsi a causa di incomprensioni, lancia qualche frecciata.
È stato un peccato che non mi abbiano tenuto come test rider non si può mai dire, ma io conosco molto bene quella moto e penso che li avrei potuti davvero aiutare a trovare la strada per far evolvere la moto
Lorenzo: “Ducati e Bagnaia sono troppo forti”
Ora come collaudatore c’è Cal Crutchlow, Lorenzo scherza e lancia la sua analisi sul momento difficile della Yamaha.
Ora hanno un collaudatore diverso e da fuori sembra che si siano un po’ persi. Speriamo riescano a ritrovare la via, come Honda. La Yamaha non ha mai avuto il motore migliore, neanche in passato. Questo perché è proprio il modo in cui il motore viene fatto che non è l’ideale per avere la massima potenza. Ma la moto era più agile e facile da portare nelle curve. Negli ultimi due anni sembra invece che abbiano perso i punti di forza, senza però guadagnare a livello di potenza e accelerazione. Ora è una moto senza dei veri punti di forza. Non voglio dire che sia terribile, perché è ancora abbastanza competitiva, ma non per il titolo. Specialmente quando hai Pecco Bagnaia con la Ducati e altri sette piloti con quella moto. E poi ci sono nuovi arrivati come KTM e Aprilia, che sono forti