Il Dl Lavoro, varato dal governo Meloni lo scorso 1 maggio, ha scatenato le critiche delle opposizioni, in particolare del M5S, viste le modifiche al Reddito di cittadinanza. La senatrice 5 Stelle Elisa Pirro ha parlato di questo e altri argomenti a Tag24.

“Dl Lavoro condanna giovani e donne alla precarietà”

State facendo un’opposizione feroce al Governo Meloni. Sotto quali aspetti è maggiormente preoccupata dall’esecutivo?

“Il mio giudizio è negativo, tanti proclami, ma nessuna misura espansiva per rilanciare l’economia. Anzi provvedimenti che fanno cassa sulle spalle dei più deboli. Politiche di austerity in linea con i diktat dei paesi frugali che questa destra ha sempre detto di non voler sposare”.

Come M5S avete battagliato per il Reddito di Cittadinanza, che ora viene letteralmente amputato con il Dl Lavoro. Messaggio politico diretto?

“Il decreto varato il 1 maggio condanna giovani e donne alla precarietà, spegnendo ogni speranza di miglioramento sociale in cambio di una mancetta temporanea di pochi euro al mese. Direi che la direzione è totalmente sbagliata. Se volevano davvero festeggiare i lavoratori avrebbero dovuto fare una sola cosa: istituire il salario minimo legale”.

Conte e il M5S

La leadership di Conte è realmente così stabile? C’è chi sostiene che, di questo passo, i pentastellati rischino di essere fagocitati dal PD… “Assolutamente sì, siamo tutti coesi e in linea con il nostro Presidente che rappresenta nel migliore dei modi il nostro Movimento”.

Centrodestra

E l’attuale maggioranza? Ha la perfezione che ci sia compattezza in casa centrodestra? Le amministrative si avvicinano…

“Le urne hanno consegnato al centrodestra un’ampia maggioranza ma abbiamo già visto qualche scricchiolio. Certo l’impreparazione manifesta di alcuni di loro li può mettere in difficoltà sul lungo periodo”.