Mourinho Chiffi – Lo sfogo dell’allenatore della Roma al termine della sfida contro il Monza è sotto investigazione da parte della Procura Federale. È stata aperta un’indagine per le parole del portoghese che ha criticato la direzione di gara del fischietto di Padova. La Procura Federale vuole vederci chiaro: le parole di José Mourinho sull’arbitro Daniele Chiffi sono al vaglio. Possibile deferimento anche per la Roma per responsabilità oggettiva.
Mourinho attacca Chiffi: aperta indagine
La Roma è uscita con un pareggio dall’U-Power Stadium di Monza. Alla rete di Stephan El Shaarawy ha risposto il gran gol di Luca Caldirola. Il punto conquistato in Brianza fa scivolare i giallorossi al settimo posto in classifica, ora a meno due dal quarto posto occupato dall’Inter di Simone Inzaghi. Oltre alla mancata vittoria, la Roma fa i conti con l’infermeria: è emergenza totale e anche l’attaccante italo-egiziano si è unito alla lista degli indisponibili (QUI LE ULTIME). Al termine della sfida contro il Monza, però, José Mourinho ha attaccato l’arbitraggio di Daniele Chiffi. “Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi”, ha dichiarato il portoghese.
La Procura Federale ha deciso di aprire un’indagine nei confronti di José Mourinho per le parole rivolte all’arbitro Daniele Chiffi. Le dichiarazioni dell’allenatore portoghese sarebbero ritenute “lesive”. Nei prossimi giorni, verranno esaminati video e verrano prese in considerazione le testimonianze. L’allenatore giallorosso potrebbe essere deferito e rischierebbe anche una squalifica. Anche la Roma potrebbe essere deferita per responsabilità oggettiva.
Le parole di José Mourinho
Cosa ha detto José Mourinho all’arbitro Chiffi? Ecco le parole dell’allenatore della Roma: “Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l’arbitro non ha avuto grandi influenze sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all’ultimo minuto. Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l’opportunità. È un po’ il limite di questa squadra: non abbiamo la forza che hanno altre società di dire ‘questo arbitro non lo vogliamo’, io ho finito di allenare a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso”.
E poi il portoghese ha aggiunto: “Io penso che la Roma deve crescere a questo livello, non ha la capacità di dire questo arbitro non lo voglio. Io volevo stare sabato con i ragazzi in campo, per giocare contro una super squadra come l’Inter, e rischiavo l’espulsione – riporta Sky Sport – Confesso che sono sceso in campo con un microfono: mi sono protetto. Comunque sono stato zitto, anche se avevo una voglia tremenda di farlo, ma ho deciso di non farlo perché sabato devo stare con i miei ragazzi. Magari il mio club non sarà contento con me ma è un rischio che prendo: come club non abbiamo forza e qualche volta mi sembra che non abbia neanche la voglia di avere forza. Lo dico senza problemi. Per favore signor Rocchi, questo qua basta. Ne voglio un altro, questo qua basta“.