Violenta aggressione oggi, Giovedì 4 Maggio ad Arcore in provincia di Monza e Brianza dove un uomo, durante la mattinata ha colpito la moglie e il figlio di lei prima con calci e pugni e poi con un cacciavite e alcuni cocci di bottiglia.

 I Carabinieri della Compagnia di Monza hanno così arrestato in flagranza di reato un 38enne di origine egiziana accusato di lesioni verso la donna e il ragazzo.

Sia la moglie che il figlio sono stati portati in ospedale a Monza. Per fortuna nessuno dei due ha riportato gravi ferite, entrambi sono stati dimessi con una prognosi di alcuni giorni.

L’uomo si trova invece già in carcere e per lui è stata applicata anche la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai due familiari.

Secondo una prima ricostruzione portata avanti dagli agenti dell’Arma l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite in strada tra l’uomo, la donna e il figlio vent’enne di lei. Subito dopo il ferimento del giovane la donna sarebbe riuscita a chiamare il numero unico delle emergenze 112 denunciando la violenta lite con il marito.

Non appena gli agenti sono arrivati hanno bloccato l’uomo che continuava ad avere un atteggiamento aggressivo verso di lei e verso il figlio. I militari hanno poi scoperto che l’uomo, durante una discussione con la moglie, l’aveva prima colpita con calci e pugni e in seguito aveva aggredito anche il figlio con un oggetto affilato procurandogli una ferita all’altezza dell’addome.

Arcore violenta aggressione: il figlio ferito all’addome

Il ragazzo, rimasto ferito è stato subito soccorso dal 118 giunto sul posto insieme agli agenti. Il giovane avrebbe lamentato infatti una ferita all’addome. Agli inquirenti ha infatti raccontato di essere stato colpito con un coltello e alcuni cocci di una bottiglia rotta.

I militari hanno così perquisito lo zaino dell’uomo per cercare l’arma dell’aggressione e dentro vi hanno trovato un cacciavite, usato probabilmente per ferire il giovane.

Gli operatori sanitari hanno poi prestato le prime cure anche alla madre contusa dai calci e pugni ricevuti. Entrambi sono stati portati in ospedale a Monza per gli accertamenti del caso, ma sono stati dimessi con una prognosi di guarigione in qualche giorno.

Per il momento i Carabinieri della caserma locale indagano sulle cause che hanno portato allo scoppio della lite, ancora oscure.

L’uomo è stato processato per direttissima. Nel corso dell’udienza, fa sapere una nota dell’Arma, il giudice, su richiesta della Procura di Monza, ha convalidato l’arresto per il 38enne, da ritenere comunque innocente fino a sentenza definitiva, che oltre allo stato di fermo ha anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da entrambe le persone offese.

Altra aggressione poche settimane fa

Purtroppo quella avvenuta oggi non è la prima aggressione che accade ad Arcore, solo poche settimane fa infatti una donna era stata aggredita nel sottopasso della stazione. L’aggressore si era avvicinato per chiederle alcune monetine, quando però la donna si è rifiutata ha subito una tentata rapina. A commettere l’aggressione era stato un uomo di 32 anni arrestato poco dopo perché sorpreso dai Carabinieri in flagranza di reato.

Stando alla ricostruzione di quanto era accaduto, l’uomo avrebbe afferrato con forza i polsi della donna fino a sbatterla contro il muro impedendole così di scappare. Solo grazie all’intervento di alcuni passanti l’uomo avrebbe allentato la presa.

Subito sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Monza che poco dopo hanno rintracciato l’aggressore che si aggirava ancora nei pressi della stazione. Il 32enne si è presentato già davanti al giudice che ha convalidato l’arresto ed emesso la misura cautelare del divieto di dimora in Lombardia.

Solo poco tempo fa un’altra aggressione è avvenuta in Lombardia, questa volta a Peschiera Borromeo comune della provincia di Milano. Un uomo di 42 anni ha infatti accoltellato quattro volte il padre.