Ceesay Juventus Lukaku. Ceesay, impegnato sul campo della Juventus con il suo Lecce, segna il rigore contro i bianconeri, corre sotto la curva dei tifosi di casa ed esulta facendo lo stesso gesto di Lukaku: si porta l’indice sulla bocca come a dire zitti tutti, ma non viene ammonito.
Andiamo per ordine. E’ chiaramente una ‘citazione’ di quanto fatto dal giocatore dell’Inter, durante la sfida di coppa Italia appunto tra Juventus e Inter di cui molto si è discusso. L’attaccante dei nerazzurri in quell’occasione aveva subito, per gran parte della gara, insulti razzisti e appena ne ha avuto l’occasione è corso sotto la curva avversaria proprio facendo il gesto di ‘zittirli’. Rigore, rete ed esultanza per sfogare una rabbia che stava salendo minuto dopo minuto proprio per tutte le parole sgradevoli che gli stavano rivolgendo una parte dei tifosi juventini. Da li si è scatenato un caos di cui si è parlato a lungo e si parla ancora. La conseguenza è stata che il giocatore alla fine è stato squalificato e alla fine si era preso due giornate. E le polemiche che ne sono scaturite sono state molteplici. Soprattutto perché era chiaro che, il gesto di Lukaku, era una reazione istintiva per tutto quanto aveva subito durante la partita. Attacchi e cori chiaramente razzisti. Tanto che la sua espulsione per il gesto, aveva di conseguenza portato ad una serie di considerazioni. In molti si sono chiesti se fosse giusto punire la reazione del giocatore che aveva subito insulti razzisti, dando così un messaggio sbagliato a chi lo insultava. Fatto sta che dopo tante parole, opinioni, tanti giudizi e commenti, è arrivata, per Lukaku, la grazia e conseguente annullamento della squalifica. A concederla è stato il presidente della Figc Gabriele Gravina. Il presidente federale ha deciso di concedere la grazia all’attaccante dell’Inter facendo appello all’articolo 43 del codice di giustizia.

Ceesay come Lukaku, segna il rigore e zittisce i tifosi della Juventus ma nessuna ammonizione contrariamente a quanto detto dal presidente dell’AIA

Così il presidente della FIGC ha cancellato la squalifica del belga consentendogli di scendere in campo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia proprio contro la Juve. In quella stessa occasione però era stata messa in chiaro una cosa. A Lukaku era stata tolta la squalifica anche per dare un segnale a chi lo aveva fischiato e insultato per il colore della sua pelle. Una cosa però era stata ribadita, ed è il motivo per cui il gesto compiuto in campo da Assan Ceesay, dopo il rigore segnato alla Juventus nella gara di oggi sta nuovamente facendo discutere. Il presidente dell’Aia Pacifici era stato chiaro: La decisione di togliere la squalifica a Lukaku è una prerogativa del presidente federale – disse in quell’occasione – ma da parte degli arbitri non cambia nulla. Chi zittisce il pubblico verrà ammonito. Cosa che invece non è successa a Ceesay oggi. Adesso ci sarà da capire se l’arbitro che era in campo oggi per la gara, Fourneau di Roma, ha soprasseduto prendendo una decisione estemporanea e indipendente o se in questi giorni le indicazioni da parte dell’Aia siano cambiate rispetto a quanto dichiarato da Pacifici. Il gesto compiuto da Ceesay non è isolato e non è il primo che segue quello di Lukaku. Oltre e dopo l’attaccante dell’Inter, aveva fatto lo stesso gesto Kouamé dopo aver segnato un gol al Monza. In quell’occasione anche il giocatore della Fiorentina aveva voluto manifestare la sua vicinanza a Lukaku. Così come fatto oggi da Ceesay che ha replicato portandosi un dito alla bocca e l’altro all’orecchio chiaramente ‘citando’ i suoi colleghi.