Dichiarazione dei redditi 2023 con precompilata a partire dal 2 maggio, ecco come accedere online al 730 e al modello Redditi persone fisiche sul portale dell’Agenzia delle entrate prima dell’invio che è previsto a partire da giovedì 11 maggio. Per l’accesso è necessario navigare sul portale ufficiale dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “La tua dichiarazione precompilata”. All’interno, il contribuente può procedere con la prima scelta, quella del 730 del 2023 o quella del modello Redditi, ex modello Unico. Nella dichiarazione precompilata l’Agenzia delle entrate ha già inserito le varie spese sostenute dal contribuente nell’anno di imposta 2022. Si tratta dei costi a carico per le prestazioni e i prodotti sanitari, veterinari, ma anche per l’università. All’interno si ritrovano anche i pagamenti effettuati nel 2022 per le ristrutturazioni edilizie agevolate dai bonus casa e gli interessi sui mutui.
Dichiarazione redditi precompilata 2023 come accedere 730 modello Redditi persone fisiche
L’accesso al modello precompilato per la dichiarazione dei redditi 2023 è possibile mediante quattro tipologie di credenziali da immettere nel portale dell’Agenzia delle entrate. Si tratta di Spid, Carta d’identità elettronica (Cie), Carta nazionale dei servizi (Cns) oppure del nome utente e password del portale del Fisco. Quest’ultima procedura di accesso può essere attualmente utilizzata dai liberi professionisti e dalle imprese. Per arrivare alla sezione di interesse, il percorso da seguire è:
- “I passi da seguire”, “Verifica se hai bisogno di abilitarti”, per chi non avesse ancora fatto il login al portale dell’Agenzia delle entrate;
- “Accedi alla tua dichiarazione precompilata” per chi avesse già immesso le credenziali attraverso il lucchetto posizionato in alto a destra, sul bottone dell’Area riservata.
Dichiarazione dei redditi precompilata, quali dati sono stati già precaricati dall’Agenzia delle entrate?
Tra le novità che i contribuenti troveranno nella dichiarazione dei redditi precompilata 2023 rientra la crescente quantità di dati relativi alle spese scolastiche. L’invio dei dati, che negli ultimi due anni era facoltativo, diventa obbligatorio da quest’anno per le spese sostenute per scuole ed enti locali, durante l’anno di imposta 2022. In tutto, i dati relativi alle spese scolastiche sono passate da 457.000 dello scorso anno a 6,5 milioni del 2023. Tra le difficoltà che i contribuenti potrebbero rilevare nel proprio modello precompilato rientrano le segnalazioni di importi inseriti nel prospetto informativo di tutti e due i genitori e non caricati nei modelli precompilati. Ciò succede perché non sempre l’Agenzia delle entrate è riuscita a risalire a chi, dei due genitori, abbia effettivamente sostenuto le spese. In qualche caso, non è indicata la retta relativa alla mensa a scuola perché spesso questo servizio viene effettuato da una ditta privata esterna.
A cosa fare attenzione su spese scolastiche e mediche prima di inviare la dichiarazione
Circa otto dati su dieci caricati dall’Agenzia delle entrate sui modelli precompilati riguardano le spese sanitarie che assumono, pertanto, grande rilevanza sulle informazioni da controllare prima dell’invio. Tra le criticità finora rilevate, ci sono delle spese effettuate ma non inserite, anche se si tratta di casi per lo più isolati. Più difficoltà si possono riscontrare per le spese sostenute per le visite specialistiche. Se la prestazione richiede il pagamento tracciato, occorre modificare il modello in base ai dati di versamento e conservare sia la fattura che il movimento effettuato mediante bancomat o bonifico.