Il segretario di Stato americano Anthony Blinken si è scusato per la gestione della questione della talpa al Pentagono e alla relativa fuga di notizie relativi ai piani sull’Ucraina. La decisione arriva a stretto giro dopo le remore del Presidente ucraino Zelensky.
Zelensky: “Non ho avuto notizie dopo la fuga di notizie dal Pentagono”
In una intervista esclusiva al Washington Post, il Capo di Stato di Kyiv ha ribadito come dalla Casa Bianca: “Nessuno mi ha detto nulla sulla fuga di notizie“.
Non ho ricevuto informazioni dalla Casa Bianca o dal Pentagono in anticipo. È decisamente una brutta storia. Non è redditizio per noi, non è vantaggioso per la reputazione della Casa Bianca, e credo che non sia vantaggioso per la reputazione degli Stati Uniti.
Uno dei documenti rilasciati in rete sulla piattaforma Discord dal membro della Massachusetts Air National Guards, il 21enne Jack Teixeira, includeva una valutazione delle vittime militari. Nel documento top secret datato 21 febbraio scorso, i funzionari statunitensi ritenevano che fossero stati uccisi tra 15.500 e 17.000 soldati ucraini, con ulteriori 106.500-110.500 feriti. Nel medesimo report il numero di soldati uccisi dal lato russo oscillava tra 35.000 e 42.500 mentre quello sui feriti era dato fra 150.500 e 177.000. Cifre che sarebbero in linea con le recenti valutazioni di funzionari occidentali, che hanno affermato che probabilmente più di 200.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti.
No comment, ma scuse da parte di Blinken
Sempre al WP, nel corso di un evento, il segretario Blinken non ha voluto rispondere all’affermazione di Zelensky riguardo all’aver scoperto le fughe di notizie dal Pentagono dalla stampa, anziché dai funzionari statunitensi. Tuttavia il massimo diplomatico americano ha ribadito di aver sentito il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, suo omologo, per scusarsi:
Siamo molto dispiaciuti che documenti riservati siano stati resi pubblici. Noi prendiamo molto sul serio il dovere di proteggere le informazioni. Penso che sia giusto dire che gli ucraini, così come molti altri Paesi nel mondo, abbiano tratto beneficio delle informazioni che gli Stati Uniti sono stati in grado di sviluppare e fornire, per sostenere e proteggere la loro sicurezza così come la nostra.