A Palermo per un incidente sul lavoro è morto un operaio di origini marocchine. L’uomo aveva 47 anni. Stando alle prime ricostruzioni, il lavoratore stava effettuando un’operazione di manutenzione a un autocompattatore. Tuttavia, dopo una manovra, il basculante del mezzo lo avrebbe colpito, non lasciandogli purtroppo scampo. Il personale del 118 non ha invero potuto fare niente per salvarlo, pur eseguendo diversi tentativi di rianimazione. Oltre ai soccorsi sono intervenuti sul posto i carabinieri per chiarire la dinamica effettiva dell’incedente.
Palermo, ennesimo incidente sul lavoro: morto operaio. Il problema dei troppi decessi in servizio
Le indagini necessarie a ricostruire l’accaduto sono invero affidate ai carabinieri. Al momento è noto che la ditta per la quale l’uomo lavorava si occupa della riparazione di diversi mezzi, oltre a realizzare la manutenzione di quelli della Rap. Ossia l’azienda che, nel capoluogo siculo, ha il compito di pensare alla raccolta dei rifiuti.
Quello odierno purtroppo non è l’unico caso reso noto di incidente sul lavoro recente. Pur essendo emerso oggi, 3 maggio, nella giornata di ieri, in provincia di Firenze ne ha avuto luogo un altro nel quale, ancora una volta, è morto un operaio. L’uomo aveva 55 anni e stava lavorando nel Comune di Barberino Tavernelle. Il decesso è avvenuto dopo che è precipitato nel vano montacarichi mentre stava spostando del materiale con un muletto. Sempre in Toscana, meno di una settimana fa, pur con dinamiche diverse un altro operaio ha perso la vita in un incidente avvenuto sul lavoro.
I casi purtroppo sono davvero tanti. Quasi all’ordine del giorno. E tutto ciò evidenzia una problematica notevole relativa alla carenza di normative che tutelino i lavoratori e la loro sicurezza. Tra le tante tematiche e richieste che Cgil, Cisl e Uil vogliono affrontare, attraverso tre manifestazioni in programma tra Bologna, Milano e Napoli, c’è ovviamente quella legata a tale argomento. I sindacati con le loro mobilitazioni vogliono invero contrastare le malattie professionali e, soprattutto, che cessino di esserci, attraverso accurate forme di tutela, sia infortuni sia, in particolar modo, tutte queste morti sul lavoro.