Garage e cantine inondati dall’acqua, così come un parcheggio e dei cantieri. L’ondata di piena del fiume Montone a Forlì ha colpito sia case private che aziende oggi 3 maggio. Le piogge, cadute incessantemente per 36 ore, hanno causato l’innalzamento del livello idrico del fiume, che nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 maggio ha toccato quota 4,20 metri. La zona della città maggiormente colpita è stata l’area di via Isonzo, dove in alcuni casi si sono allagati anche i piani terra delle abitazioni. Molti cittadini hanno condiviso le impressionanti immagini del Montone sui social network.
Piena del fiume Montone a Forlì: disagi in città
Nella città di Forlì i disagi maggiori si sono registrati proprio nelle zone a ridosso del fiume. Le fogne non sono riuscite a reggere la grande portata dell’acqua- si stima che si siano raggiunti i 70mm di pioggia- e quindi garage e scantinati si sono allagati. Purtroppo l’acqua è riuscita a raggiungere anche alcune abitazioni. Secondo quanto riferito da testate locali, si conterebbero diversi edifici allagati nei pressi del ponte di Schiavonia, via Piave e via Firenze.
La situazione più critica si è verificata in via Isonzo, dove al piano terra di un’abitazione è confluita una grande quantità di acqua, creando danni ingenti. I residenti sono stati aiutati dalla Protezione Civile, che si è recata sul posto alle prime ore del mattino con le idrovore. I Vigili del fuoco e la Protezione civile sono sono al lavoro ormai da diverse ore.
Sebbene la piena del fiume risulti in calo, l’allerta resta massima. Fortunatamente non è stata segnalata nessuna situazione grave.
Il maltempo in Emilia Romagna
Le piogge sono in esaurimento, ma la Protezione Civile continua a raccomandare prudenza per le aree colpite dal maltempo in Emilia Romagna a partire da ieri 1 maggio. Questa mattina, alle 11:40, è stato comunicato che Il capo Dipartimento Curcio stava raggiungendo le aree colpite per fare il punto della situazione con le autorità locali. Anche un team del Dipartimento era in partenza per poter essere di supporto.
La Regione ha fatto sapere che le conseguenze del maltempo sono gravi, soprattutto in Romagna:
Sono gravi, soprattutto in Romagna, le conseguenze del maltempo che da 48 ore si è abbattuto sulla regione, con piogge che in molte località hanno superato i massimi storici mai registrati e hanno causato piene e frane. A Castel Bolognese un signore di 80 anni è deceduto travolto dall’acqua mentre in bici percorreva una zona interdetta alla circolazione, dopo la fuoruscita del Senio. Due i dispersi per una frana che si è abbattuta su un’abitazione, a Fontanelice. Numerose le evacuazioni: la più significativa a Faenza, 250 persone, poi Castel Bolognese e Conselice, circa 60 ciascuna, più altre con numeri inferiori.
Tutta la macchina della Protezione Civile continua a essere attiva con il Centro operativo regionale aperto dalla scorsa notte a Bologna, così come le Sale operative unificate attivate dalle prefetture delle province di Bologna, Ravenna, Modena, Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Lo stesso i Centri operativi comunali, oltre ai volontari, i Vigili del fuoco, con mezzi e uomini arrivati anche da altre regioni, esercito e forze dell’ordine, polizia locali. Riuniti stamattina sia il Centro coordinamento soccorsi dalle Prefettura di Ravenna, in sede permanente unificata con il Centro operativo comunale, che quello di Bologna.
Il presidente Bonaccini ha fatto sapere che la Regione chiederà la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.