Udinese-Napoli, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa. A pochi chilometri dal sogno scudetto, la squadra azzurra si presenta al Friuli per suggellare quello che è stato sin qui un cammino trionfale. Reduci dal mancato trionfo nella sfida dell’ultimo weekend contro la Salernitana, Osimhen e compagni vogliono chiudere la pratica e festeggiare la vittoria del campionato, 33 anni dopo l’ultimo successo della società. L’agognato tricolore potrebbe in realtà arrivare già questa sera, se la Lazio non dovesse fare risultato contro il Sassuolo nel match di questa sera dell’Olimpico. Intervenuto nella consueta conferenza stampa di vigilia, Luciano Spalletti ha dichiarato: Lo scudetto? Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli. Sin dall’inizio sapevo di aver a che fare con una squadra di purosangue. Sono felice, hanno saputo mostrare subito le loro qualità. Ci sono stati momenti difficili. Questo scudetto è qualcosa che esce dagli schemi: ne trarrà vantaggi il Napoli, la città, ma anche tutti gli addetti a questo sistema. La squadra lo merita, c’è da fare ancora l’ultimo strappo che è la cosa più difficile. Si continua a lavorare come sempre, sapendo che ci sarà da ripetersi anche dopo l’aritmetica. Nessuna divagazione”.

Udinese-Napoli, le parole di Luciano Spalletti

Udinese-Napoli, le parole in conferenza stampa di Luciano Spalletti. L’allenatore degli azzurri si è soffermato sui ricordi che lo legano all’ambiente friulano: Sono legato a tanti a Udine. Ci sono squadre in cui sono rimasto per anni. A Roma sette anni, cinque anni allo Zenit, a Empoli, anche a Udine. Si dice che ho un carattere difficile e questo stride un po’. È complicato trovare un altro allenatore che ha girato solo quattro o cinque squadre. A Udine fui chiamato quando c’erano difficoltà: ci salvammo ma l’anno dopo andai altrove prima di tornarci. Saluterò Pierpaolo Marino, con cui ho un legame: ha ragione quando dice che il Napoli di questi livelli parte da lui. I Pozzo mi hanno dato moltissimo, con loro ho vissuto l’inizio della mia carriera. E Sottil è stato mio calciatore e già in campo era leader della squadra. Sono ricordi bellissimi, mi fa piacere ritrovarli in un momento che può determinare molto la nostra storia”.

Spalletti: “Lo scudetto? Una festa di tutti”

La partita di domani sera tra Udinese e Napoli, il cui fischio d’avvio è stato confermato per le 20:45, può rappresentare la partita della festa scudetto per gli azzurri. Una festa rimandata di qualche giorno, dopo la mancata vittoria di domenica contro la Salernitana: “Vedere i nostri tifosi dispiaciuti domenica ci ha mortificato – ha aggiunto Spalletti -, noi ci nutriamo della loro felicità. Il mio pensiero va sempre a loro. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti”. Sulle insidie che nasconde la gara di domani, Spalletti ha aggiunto: “Un po’ di timore c’è, ma c’è anche il ricordo di quanto fatto fin qui, delle nostre qualità e delle partite fatte. Non dobbiamo mai perdere il nostro atteggiamento e la nostra convinzione. L’Udinese è brava a fare tante cose, Sottil ha esperienza di campo, hanno fisicità e arrivano con tanti uomini nell’area avversaria. Dovremo stare attenti”.