Maxi blitz dei Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria contro la ‘Ndrangheta. Nell’operazione denominata “Eureka” di oggi, Mercoledì 3 Maggio 2023, sono state arrestate 108 persone di cui 85 si trovano già in carcere dopo l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno e traffico internazionale di droga con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità, traffico di armi, anche da guerra, riciclaggio, favoreggiamento, trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena.
Ad essere coinvolte le storiche famiglie di San Luca, comune della Locride, che avevano costruito sulla cocaina un vero e proprio impero. Tra i soggetti arrestati ci sono inoltre, anche gli uomini dei Nirta, dei Mammoliti, degli Strangio e dei Giampaolo. Fra i soggetti raggiunti dalle misure emesse oggi, c’è anche l’ex superlatitante Rocco Morabito, detto “U Tamunga” arrestato a Montevideo, fuggito dal carcere con un’evasione rocambolesca e ritrovato poi in Brasile. In manette anche Lucio Aquino, uno dei rampolli della famiglia che per prima ha aperto i canali con il Messico.
Reggio Calabria maxi blitz ‘Ndrangheta: la vastità delle operazioni
L’operazione che ha portato agli arresti di oggi è stata coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dai pm Diego Capece Minutolo e Giovanni Calamita. Il blitz è scattato, non solo in provincia di Reggio, ma ha visto impegnati anche i Carabinieri delle zone di Catanzaro, Vibo Valentia, Pescara, Milano, Salerno, Catania, Savona, Bologna, Vicenza, L’Aquila, Ancona, Roma e Cagliari.
A firmare le ordinanze sono stati i gip Karin Catalano, Claudio Treglia, Vincenzo Quaranta e Valerio Trovato.
Le misure cautelari emesse oggi dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria con il coordinamento della Dda reggina, sono collegate anche ad altre due inchieste coordinate dalle Dda di Milano e di Genova.
Secondo quanto si è appreso a Reggio, l’operazione lombarda ha visto l’arresto di 38 persone. Fermate invece a Genova 15 persone. Tutte le inchieste sono coordinate dalla Direzione nazionale antimafia diretta dal procuratore Giovanni Melillo.
L’operazione “Eureka” ha però interessato anche molti territori oltre il confine del nostro Paese. Altri arresti e altri capi di imputazione sono infatti stati contestati dai magistrati di Belgio, Francia, Spagna, Portogallo e Germania. In molte zone d’Europa, i carabinieri e gli uomini delle diverse squadre delle polizie locali si sono mossi tutti alla stessa ora. Questo per evitare che una mossa in anticipo mettesse in allarme tutta la rete.
In Germania, arresti e perquisizioni nei Land della Baviera, Renania settentrionale-Vestfalia, Renania-Palatinato, Saarland e Turingia. Oltre cento i mandati di perquisizione eseguiti e più di cinquanta gli arresti.
Sequestrati 34 chili di cocaina in un laboratorio
Nella maxi operazione contro le cosce della Locride, i carabinieri hanno anche scoperto una casa trasformata in un vero e proprio laboratorio per la lavorazione della cocaina. Sequestrati al suo interno circa 34 chili di cocaina, oltre 11 chili di sostanza da taglio e un grosso quantitativo di acetone. Arrestate due persone in flagranza di reato per detenzione e produzione illecita di sostanza stupefacente, aggravati dall’ingente quantità. Si tratta del proprietario dell’abitazione, un italiano di 60 anni, e di un colombiano di 41.
Durante le indagini, infatti il 60enne italiano era stato notato scendere dalla propria autovettura mentre trasportava delle pesanti buste della spesa. Fatta irruzione all’interno della casa, gli agenti hanno trovato i due soggetti intenti a tagliare e confezionare in panetti. Evidentemente destinati ad essere immessi da lì a poco sul mercato.
Su richiesta del procuratore di Locri Giuseppe Casciaro e del pm incaricato delle indagini, il gip ha emesso nei confronti dei due un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.