Si è concluso con una riduzione della pena, il processo della Corte d’Appello di Milano nei confronti di Omar Confalonieri, l’ex agente immobiliare in carcere dal 2021 con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni per aver drogato una coppia nel corso di un aperitivo, abusando della donna. In primo grado, tenendo conto del rito abbreviato, i giudici lo avevano condannato a 6 anni e 4 mesi; la pena è stata ora ratificata a 4 anni e 4 mesi, due anni in meno. Una decisione assurda, secondo la vittima, presente ieri in aula insieme al marito.

Omar Confalonieri processo: sconto di pena per l’ex agente immobiliare in Appello

I fatti risalgono all’ottobre del 2021. Confalonieri lavora come agente immobiliare per la “Confalonieri Real Estate”, di cui è titolare, con sede in via Montenapoleone, a Milano. Nel pomeriggio del 2 ottobre ha appuntamento con una coppia per la comprevendita di un garage a poca distanza. Con loro il 48enne si incontra per un aperitivo. Approfittando di un momento di distrazione dei due, inserisce nel loro spritz massicce dosi di benzodiazepine: poi, con la scusa di accompagnarli a casa, entra nell’abitazione e abusa della donna, davanti agli occhi della figlia di meno di un anno. A novembre finisce in carcere con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni.

Secondo i giudici di primo grado è colpevole, ma non di sequestro di persona: per questo, alla fine del processo con rito abbreviato, viene condannato a 6 anni e 4 mesi. Una pena che la Corte d’Appello di Milano ha ora deciso di ridurre ulteriormente, a 4 anni e 4 mesi, due anni in meno, accettando la proposta della difesa, rappresentata dagli avvocati Luca Ricci e Emilio Trivoli, di permettere all’uomo una sorta di patteggiamento di secondo grado. I giudici, in pratica, hanno riconosciuto delle attenuanti generiche in merito alle aggravanti contestategli, rendendo la “pena finale più accettabile rispetto a quella comminata in primo grado”, secondo i suoi legali.

Non è dello stesso avviso la vittima che, presente in aula insieme al marito, ha dichiarato:

Questa pena non è equa, per queste violenze le pene devono essere più pesanti, visto che si parla tanto di violenza sulle donne e questa gente poi la fa franca con 4 anni.

Le ha fatto eco il marito, anch’egli parte civile.

Siamo senza parole, si parla tanto di violenza sulle donne e questi sono i risultati, i vincitori oggi sono loro, lui e i suoi avvocati,

ha spiegato l’uomo, supportato dal loro legale, l’avvocato Matteo Pellicani, che ha fatto notare che sentenze del genere

dicono in pratica che che si può usare violenza contro le donne, tanto poi con 4 anni si può farla franca.

Le altre accuse a carico dell’imputato

Nel frattempo Confalonieri è finito imputato anche in altre indagini, volute e coordinate dalla pm Alessia Menegazzo per fare luce su cinque casi di presunte violenze in cui l’ex agente immobiliare sarebbe coinvolto. In pratica, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe usato più volte lo schema già messo in atto nei confronti della coppia, abusando di diverse donne con il lasciapassare della moglie, anch’essa indagata.

Già nel 2009 l’uomo era finito nei guai per un fatto analogo. Ora, in attesa dell’esito del secondo processo – la cui prima udienza si è tenuta negli scorsi giorni -, resterà in carcere. Come fa notare La Repubblica, avendo ottenuto uno sconto di pena potrebbe però ottenere dei benefici: da un po’ di tempo, infatti, starebbe prendendo parte a un programma per la cura dell’abuso di stupefacenti. Nei suoi confronti il gup aveva riconosciuto la piena capacità di intendere e di volere.