Non arrivano notizie positive dagli Stati Uniti, dove il presidente Joe Biden ha deciso che il tetto sul debito non verrà rinegoziato. Una decisione che ha lasciato spiazziate non poche persone, visto anche il grande rischio di default, con il calo del prezzo del greggio e i timori delle banche che hanno affondato le borse. Nella giornata di oggi, martedì 2 maggio, tutti i listini europei sono andati in rosso, in previsione delle decisione che la Fed prenderà in merito ai tassi.

La decisione di Biden sul tetto al debito

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dopo il suo incontro con i quattro leader del Congresso, due Repubblicani e due Democratici, ha deciso che il tetto al debito non verrà rinegoziato. A riferirlo è la sua portavoce, Karine Jean-Pierre, durante le risposte ai giornalisti presenti. La convocazione per i due leader della Camera e per quelli del Senato è fissata per il prossimo 9 maggio, durante la quale, oltre a ribadire la sua decisione di non rinegoziare il tetto al debito, “vuole avere conversazioni separate riguardo le spese, per capire cosa vogliono fare con il budget”.

La portavoce ha poi voluto sottolineare come sotto l’amministrazione di Donald Trump, il debito si aumentato di tre volte, ma “nessuno ne aveva fatto una questione”. Dall’altra parte, i Repubblicani sono disposti ad alzare il tetto a patto che Biden accantoni alcuni punti chiave della sua agenda politica. Tra le richieste ci sono gli investimenti per contrastare il cambiamento climatico e la cancellazione del debito scolastico per migliaia di studenti universitari della classe media e delle fasce più deboli. Punti su cui l’attuale amministrazione punta e non poco, motivo per il quale ipotizzare un passo indietro sia più che utopistico, con la situazione che potrebbe addirittura peggiorare nelle prossime settimane.