Luca Pellegrini è arrivato alla Lazio nel mercato di gennaio, doveva essere il ricambio che serviva sulla corsia mancina ma ha pagato l’esplosione di Hysaj. L’albanese ha convinto Sarri prendendosi la fascia mancina e non lasciandola più con il laterale azzurro che fin qui ha accumulato appena ottantanove minuti sparpagliati in quattro presenze fra Serie A e Conference League. Eppure il sorriso e il buon umore non è mai mancato per Pellegrini che ha potuto finalmente indossare la maglia del suo cuore nella stagione che potrebbe sancire il ritorno in Champions League. La sfida contro il Sassuolo è importante per continuare a mantenere il secondo posto in classifica in vista del turno seguente che vede i biancocelesti tornare a San Siro, stavolta per affrontare il Milan.
Lazio, Luca Pellegrini aspetta il suo momento
L’arrivo nell’ultimo giorno del mercato di gennaio aveva fatto felici tutti. Innanzitutto lui, da sempre tifoso laziale, dopo Maurizio Sarri che ha finalmente trovato un terzino di piede mancino e poi chiaramente la gente biancoceleste che lo ha accolto a Fiumicino. Fin qui però sono stati pochi i minuti raccolti. I movimenti difensivi del tecnico toscano sono complicati da apprendere in poco tempo e la retroguardia ha trovato la sua alchimia con Marusic e Hysaj sulle corsie laterali che sono diventati intoccabili. Pellegrini però non si lascia andare ad egoismi, continua a fare gruppo nell’attesa di una chiamata di Sarri per contribuire alla corsa verso la Champions League:
Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. Da parte mia, spero di poter contribuire in modo più attivo rispetto a ora, anche se va detto che nello spogliatoio, a prescindere dal minutaggio, vogliamo tutti aiutare la squadra. Adesso non c’è spazio per il singolo, a sei giornate dalla fine pensiamo solo a lavorare uniti verso lo stesso obiettivo, che la squadra punta da due anni. Bisogna mettere l’ego da parte e pensare solo al bene del gruppo. La Serie A è un campionato molto formativo, può insegnarti tanto. Per questo lavoro ogni giorno per migliorare e aiutare la squadra a raggiungere propri obiettivi
La Lazio arriva da un momento di difficoltà. Dopo sette vittorie e un pareggio, i biancocelesti sono crollati negli ultimi due turni di campionato cadendo in casa contro il Torino e perdendo a San Siro contro l’Inter dell’ex Inzaghi. Nonostante questo, la classifica rimane positiva con i ragazzi di Sarri che rimangono al secondo posto mantenendo due punti di vantaggio sulla Juventus e quattro lunghezze su Milan, Inter e Roma. Nulla quindi è compromesso per raggiungere la Champions League:
C’è tanta voglia di riscatto, dopo le ultime due partite contro Torino e Inter in cui non sono arrivati punti. Abbiamo perso quel piccolo vantaggio che avevamo ma, come dice sempre il mister, non era facile prima e non è impossibile ora. Abbiamo il nostro obiettivo in testa e lo portiamo avanti fino alla fine. Sicuramente uno dei punti di forza è il lavoro, la dedizione e il tempo investito nel curare ogni minimo dettaglio. Tutti aspetti che alla fine ti ripagano
La sfida contro il Sassuolo
Mercoledì sera alle 21 allo stadio Olimpico arriverà il Sassuolo di Alessio Dionisi. I neroverdi sono reduci dalla vittoria al Mapei Stadium contro l’Empoli dopo essere andati in svantaggio grazie ad una rete di Cambiaghi. Poi l’ingresso di Domenica Berardi ha ribaltato la partita con il capitano degli emiliani a trovare il pareggio con una preciso mancino prima del rigore nei minuti di recupero. Un campionato a cui ha poco da raccontare visto che è troppo lontano sia dalla zona pericolosa della classifica che da ambizioni europee ma con la capacità di rendere sempre ostiche le partite contro le big. Questo aspetto preoccupa Luca Pellegrini:
Il Sassuolo lo conosciamo, gioca un bel calcio. Ha individualità importanti, è una sorta di ‘Robin Hood’ che contro le grandi squadre fa sempre bene. È proprio questo aspetto che deve farci alzare l’asticella dell’attenzione