Riduzione cuneo fiscale 2023: con la pubblicazione del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 32 l’ufficio della Presidenza del Consiglio ha sintetizzato quelli che sono i provvedimenti che sono stati presi in materia di lavoro e di inclusione sociale.

Il Consiglio dei Ministri, infatti, si è riunito durante il corso della giornata di ieri, lunedì 1° maggio 2023, per discutere delle misure relative al sostegno e al rafforzamento del mondo del lavoro, con un occhio di riguardo all’inclusione sociale.

Nello specifico, ecco quali sono i provvedimenti che sono stati adottati:

  • l’introduzione di misure urgenti per quanto riguarda l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro;
  • la riduzione del cuneo fiscale e l’introduzione di misure a sostegno dei lavoratori;
  • l’introduzione del nuovo assegno di inclusione e incentivi per l’occupazione giovanile;
  • l’introduzione di modifiche per quanto riguarda i contratti a termine;
  • il rafforzamento delle regole riguardante la sicurezza sul lavoro;
  • l’introduzione di modifiche per quanto riguarda i contratti in somministrazione;
  • la sospensione della cassa integrazione per alcuni lavoratori;
  • la fissazione della durata relativa al periodo di prova;
  • il rafforzamento degli ATS per attuare il LEPS e le misure legate al PNRR;
  • il potenziamento delle attività finalizzate agli accertamenti contributivi e alla riscossione degli importi omessi, nonché la promozione del versamento dei contributi dovuti in maniera spontanea;
  • l’aumento delle rate previste per il pagamento dei debiti contributivi;
  • l’introduzione di aumenti per quanto riguarda il Fondo nazionale per le Politiche Migratorie;
  • l’introduzione di modifiche alle regole riguardanti la ricongiunzione ai fini previdenziali dei periodi assicurativi.

All’interno di questo breve articolo ci andremo a concentrare esclusivamente sui provvedimenti che sono stati adottati dal Consiglio dei Ministri per quanto riguarda le “Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale“.

Riduzione cuneo fiscale 2023: ecco tutte le novità che sono state apportate su pressione fiscale, fringe benefit e assegno unico

Nel comunicato stampa che è stato pubblicato ieri dal Consiglio dei Ministri, l’Esecutivo ha adottato dei provvedimenti che hanno modificato alcune delle misure più importanti relative alla pressione fiscale e ai lavoratori in generale.

In particolare, il governo ha deciso per una riduzione del cuneo fiscale con un taglio fino al 7% per quanto riguarda i lavoratori dipendenti.

Oltre a questa misura, il Consiglio dei Ministri ha confermato l’aumento dei fringe benefit a 3.000 euro per quanto riguarda i lavoratori dipendenti con figli a carico e ha allargato la maggiorazione dell’assegno unico per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano anche ai genitori vedovi.

Ecco, nello specifico, che cosa è stato deciso dal Consiglio dei Ministri durante la riunione di ieri in materia di pressione fiscale e sostegno dei lavoratori:

“Si innalza, dal 2 al 6 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.

Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.

Si prevede una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.” 

La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha parlato dell’alleggerimento della pressione fiscale come una misura fondamentale per il governo e per il Paese:

“La priorità del governo comunque è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro. Abbiamo approvato il Def, che ha liberato risorse che abbiamo dedicato completamente a taglio del cuneo fiscale. Avevamo già dato un segnale con la legge di bilancio, mantenendo i due punti di taglio già decisi dal precedente governo per i salari sotto i 35mila euro e aggiungendo un ulteriore punto.”