Millecinquecento soldati americani saranno inviati al confine con il Messico dal Presidente Biden. La scelta è arrivata in relazione alla conclusione di un provvedimento controverso mantenuto fino a oggi dall’amministrazione americana.
Soldati al confine con il Messico, ma solo di supporto
La scelta del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden servirà vista la fine del Titolo 42, una norma controversa che risale alla Presidenza repubblicana di Donald Trump. Per questo l’amministrazione democratica ha deciso di rimpinguare il contingente che controlla la frontiera sud fra lo Stato del Texas e il Messico. I militari dispiegati aiuteranno gli agenti della polizia di frontiera ad arginare la crescente quantità prevista (si ipotizzano decine di migliaia di migranti) al confine tra Stati Uniti e Messico quando il Titolo 42 terminerà, il prossimo 11 maggio. Tuttavia, secondo quanto riportato in anteprima da Fox News, i soldati al confine con il Messico svolgeranno ruoli prevalentemente amministrativi e di trasporto, per permettere alla polizia di frontiera di essere maggiormente in pattugliamento, in quanto maggiormente preparati in tema di leggi sull’immigrazione.
Cos’è il Titolo 42 approvato da Donald Trump
Il Titolo 42 è un provvedimento che permette al governo degli Stati Uniti di espellere dal suolo americano persone che sono state di recente in un Paese straniero in cui è presente una malattia trasmissibile. Escamotage utilizzato dall’allora Presidente Donald Trump allo scoppio della pandemia da Covid-19 per impedire e bloccare l’accesso ai migranti. Sottostanno al Titolo 42 anche le persone che avrebbero in tutte le altre condizioni e situazioni uno status di protezione temporanea. Sono oltre 2 milioni le persone arrestate e rimpatriate a causa di questo provvedimento. Per questo, l’amministrazione statunitense, con la fine di questo provvedimento a pochi giorni di distanza, si aspetta una nuova ondata di immigrazione – anche clandestina – verso le frontiere americane. Secondo alcuni portali oltreoceano, sono oltre 40mila le persone in attesa nelle cittadine messicane a ridosso delle dogane.