Paolo Kessisoglu ha pubblicato un commovente post dedicato ai suoi genitori sul suo profilo Instagram, seguito da 138mila follower. L’attore e conduttore, diventato famoso in coppia con Luca Bizzarri, ha infatti svelato di averli persi entrambi nel giro di pochi mesi. Parole cariche di emozione ad accompagnare una foto in bianco e nero, in cui mamma Graziella e papà Pietro sono stretti in un ballo e si baciano teneramente.
Paolo Kessisoglu, su Instagram il post dedicato ai genitori scomparsi
Paolo Kessisoglu, 53 anni, ha affidato al popolare social network le sue riflessioni, svelando di aver trascorso quasi 5 mesi a catalogare, insieme a sua sorella, tutto ciò che era rimasto delle vite di sua madre e suo padre.
A pochi mesi l’uno dall’altro mi hanno salutato. Ho passato più o meno 150 giorni a smaltire e catalogare (grazie di avermi donato una sorella con cui condividere l’esperienza) tutto quello che c’era, tutto ciò che rimaneva di una vita, anzi due.
La sua attenzione, ha spiegato, era diretta alle loro esistenze come persone, non nel loro ruolo di ‘mamma’ e ‘papà. Nel dolore, ha scoperto cose nuove:
Succedono cose strane quando dietro di te non hai più un muro dove appoggiarti. Mi sono accorto che la mia attenzione in corso d’opera andava maggiormente a foto e documenti che riguardavano la loro vita di persone, non di genitori. Ho trovato centinaia di lettere d’amore inviate dalla caserma dove papà faceva il servizio di leva (perdonami papà se non ho resistito dal leggerne qualche stralcio), fotografie da fidanzati, documentazioni di viaggi.
“Mi sarebbe piaciuto conoscere di più di quelle due persone”
Paolo Kessisoglu- che è marito di Sabrina Donadel e padre di Lunitta- parla inoltre del ruolo di figlio, che purtroppo non può più esercitare, dando un consiglio anche a tutte le persone che possono ancora contare sui propri genitori:
Ho scoperto un lato sconosciuto, infinite dolcezze, sogni sconosciuti, passioni che il tempo ed il ruolo di educatori avevano sfumato. Ho sentito rifiorire in me una stima rinnovata e un immenso senso di gratitudine a coloro che mi hanno dato una vita e fornito un esempio. A me figlio, ruolo che ahimè non posso più esercitare, dico che mi sarebbe piaciuto tanto conoscere molto di più di quelle due persone, dei loro sogni, aspettative, rinunce e passioni che forse non ho mai colto. A chiunque, che figlio può ancora essere, dico di non dimenticarsi che i genitori sono prima di tutto uomini. Grazie a mamma e papà, grazie a Graziella e Pietro.