Migliaia di persone, tra cui psichiatri, medici ed operatori sanitari, sono pronte per scendere in pizza in memoria della psichiatra uccisa a Pisa Barbara Capovani. Le manifestazioni coinvolgeranno diverse città italiane e inizieranno domani a partire dalle ore 20.00.
Manifestazioni in piazza per la psichiatra uccisa a Pisa, le città coinvolte
Le manifestazioni, che hanno lo scopo di sensibilizzare le istituzioni sul tema della violenza nei luoghi di lavoro della sanità si svolgeranno a Milano, Torino, Bologna, Cagliari, Palermo, Roma, Teramo, Ragusa, Napoli, Genova, Bari, Perugia, Catania, Siracusa, Bolzano, L’Aquila, San benedetto del Tronto e Messina.
L’omicidio di Barbara, della nostra collega Barbara, ci ha aperto definitivamente gli occhi di fronte ad una condizione drammatica che ognuno di noi vive quotidianamente in prima linea e ad ogni livello nei contesti di cura. È necessario che tutti si rendano finalmente conto come, non solo nei Dipartimenti di Salute Mentale, ma anche in altri luoghi sanitari, che i compiti di cura vengano spesso travolti da richieste di controllo sociale che non possono riguardare medici ed operatori sanitari.
Ha spiegato Emi Bondi, presidente della Società Italiana di Psichiatria.
Dalle OPG alla REMS: mancano personale e strutture adeguate
La chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) è stata un tema caldo in Italia per diversi anni. Gli OPG erano strutture che ospitavano Psichiatra uccisa a Pisa, domani manifestazioni in tutta Italiapersone affette da disturbi mentali che avevano commesso reati. Tuttavia, tali strutture sono state oggetto di numerose critiche a causa delle condizioni di vita disumane e della mancanza di trattamenti adeguati per i pazienti.
La legge 81/14, approvata nel 2014, ha stabilito la chiusura degli OPG e la creazione di nuove strutture per l’assistenza e la cura dei pazienti affetti da disturbi mentali. La legge ha stabilito che i pazienti degli OPG dovessero essere trasferiti in queste nuove strutture, chiamate Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS).
La chiusura degli OPG è stata accolta con favore da molti, poiché le condizioni disumane in cui i pazienti venivano ospitati erano diventate oggetto di crescente preoccupazione per la società civile e gli operatori sanitari. Tuttavia, la chiusura degli OPG ha anche suscitato alcune preoccupazioni e critiche, soprattutto per quanto riguarda la mancanza di strutture adeguate per ospitare i pazienti trasferiti dalle vecchie strutture.
Inoltre, la legge 81/14 ha stabilito che i pazienti che non possono essere considerati socialmente pericolosi debbano essere curati in ospedali psichiatrici ordinari. Questa disposizione ha sollevato preoccupazioni in merito alla sovraccarico degli ospedali psichiatrici ordinari e alla mancanza di risorse per gestire il flusso di pazienti.