Insegnamento diritto del lavoro e della sicurezza a scuola: la proposta di legge dell’onorevole Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati trova consensi inaspettati e condivisi. E’ un’esigenza e allo stesso tempo una necessità. Oggi bisogna aiutare i giovani a riconoscere un buon posto di lavoro. L’Italia è un Paese dove nel 2023 si può morire per questo. “L’Italia registra tre morti al giorno sul posto di lavoro. Ero, tre giorni fa, alla Camera dei Deputati a presentare un aggiornamento sullo stato attuale del mondo del lavoro, nella giornata mondiale degli infortuni e decessi – ha spiegato Rizzetto, su Radio Cusano Campus, ad Open Day – mentre ieri i genitori di Lorenzo Parelli, durante il concertone, sono stati chiamati sul palco. Parrelli è morto schiacciato da una trave a 18 anni, e come lui Giuseppe Lenoci“.
Insegnamento diritto del lavoro e della sicurezza a scuola, i passi in avanti del governo Meloni
“Serve insegnare il diritto del lavoro e la sicurezza nel mondo del lavoro a partire dalle scuole secondarie – ha aggiunto l’onorevole di Fratelli d’Italia – il governo sta facendo passi in avanti notevoli, al netto delle bandiere: sapete che ieri è stato presentato il decreto lavoro, e secondo noi qualcosa in più si è fatto. Si parla di incentivo assunzione per gli under 30, per i neet. Quasi 3milioni di giovani non studiano più, sono scoraggiati, sono persone non più alla ricerca di un’attività. Si parla di un superamento, in pancia a questo decreto, delle causali per quanto riguarda il decreto dignità. Si parla di una piattaforma che rilanci il match tra domanda e offerta: spesso ci sono aziende che cercano lavoratori e non trovano e viceversa. Il PIL sta salendo quindi nei prossimi mesi ci saranno delle opportunità di lavoro. E’ centrale nella ricerca di un’attività lavorativa la formazione dei lavoratori, questa sarà la chiave di volta decisiva“.
Gli auspici dell’onorevole Rizzetto
“Abbiamo ragazzi che escono dalle scuole e sanno parlare due o tre lingue, sono molto bravi! Vorrei che i giovani fossero altrettanto bravi sulla sicurezza nel posto di lavoro e se c’è qualcosa che non quadra devono denunciare: ne va della loro salute! Parliamo di morti sul lavoro ma dobbiamo parlare anche di malattie professionali, in aumento – ha spiegato il presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati – la proposta di legge è a buon punto, penso che nel giro di un mese, un mese e mezzo potrà arrivare alla Camera ed essere votata. Dobbiamo terminare un ciclo di audizioni, ma dobbiamo capire a chi affidare il compito. Potrebbe essere un giuslavorista, delegherei a loro quest’onere“.
La proposta di legge trova importanti e condivisi consensi. Aumenta la consapevolezza dell’esistenza del problema
“Posso ritenermi soddisfatto dei molti e ottimi riscontri ottenuti fino ad ora – si è congedato Walter Rizzetto – non è accettabile morire sul posto di lavoro. La politica dev’essere brava nel migliorare le performance e la produttività delle aziende, produciamo beni e servizi che non necessitano di ricerche e sviluppo. E’ giusto soddisfare le esigenze di persone che vogliono una carriera lavorativa“.