La presenza di Carlo Rovelli al Concertone del Primo maggio ha sicuramente lasciato il segno. Il suo intervento infatti non è andato giù agli esponenti del Governo Meloni, che lo hanno criticato. A partire dal Ministro Crosetto, primo obiettivo di Rovelli, che lo ha invitato a pranzo per fargli cambiare idea. Anche un altro ministro, Sangiuliano, quello della Cultura, ha attaccato Rovelli per il suo discorso al Primo maggio.
Per Gennaro Sangiuliano, cioè il ministro della Cultura, il Concertone “non” è stata “una bella pagina”. Più che altro uno scivolone del fisico (inserito nel 2019 dalla rivista rivista Foreign Policy tra le migliori 100 menti del mondo). Dunque una brutta pagina quella “che è stata scritta” durante il Primo maggio.
“Non è una bella pagina quella che è stata scritta. E lo dico avendo avuto da sempre una grande considerazione della vita dei sindacati, che sono elemento importante della nostra democrazia. Il sindacato è la quintessenza della democrazia”
Ha commentato il ministro ad Agrigento durante la stipula di un protocollo sulla valorizzazione del patrimonio subacqueo. Sangiuliano dalla Sicilia ha poi elogiato l’approvazione del dl Lavoro da parte del suo Governo.
“Noi ieri abbiamo voluto assumere un importante provvedimento che mette più soldi in busta paga ai lavoratori realizzando un importante taglio del cuneo fiscale averlo fatto il primo maggio è molto importante. Il lavoro non è solo un fatto salariale ma pure una proiezione delle persone e della loro personalità”.
Sangiuliano ha aggiunto: “Quando noi lavoriamo completiamo noi stessi e diamo un futuro e una prospettiva alle nostre famiglie“
Primo Maggio, Sangiuliano critico: l’intervento di Rovelli al Concertone
Il professor Rovelli, sul palco di San Giovanni, aveva attaccato senza troppi veli il ministro della Difesa, Guido Crosetto, soprattutto aveva criticato le spese militari, parlando di “piazzisti di strumenti di guerra” che costruiscono strumenti di morti “per ammazzarci l’un” con “l’altro“
“Stiamo andando verso una guerra che cresce e, invece, di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso”,
aveva aggiunto lo scenziato criticando Crosetto, senza però nominarlo apertamente.