Decreto lavoro approvato ieri 1 maggio 2023 dal governo Meloni continua a far discutere, ne ha parlato anche uscendo da Montecitorio il capogruppo alla camera per Forza Italia Paolo Barelli. Interrogato dai cronisti il politico ha sottolineato la bontà delle misure attuate dall’esecutivo, che ha scelto di utilizzare in questo nuovo decreto i fondi a disposizione a supporto del lavoro. Interessanti anche le sue parole raccolte dall’inviato di TAG24 Diego Laudato per quanto riguarda il lavoro determinato e l’assegno di coesione sociale.
Decreto Lavoro Paolo Barelli intervista video
Paolo Barelli risponde con il sorriso a chi lo incalza sulle parole di Renzi a proposito del nuovo decreto lavoro varato dal governo Meloni: “Renzi dice che gli aumenti decisi sono spicci come gli 80 euro di quando lui era al governo? Posso rispondere che lui ha i suoi problemi a cui pensare”, poi si fa serio e sottolinea “L’iniziativa del governo Meloni combina al 3% già previsto nella legge di bilancio un ulteriore taglio del 4% del cuneo fiscale. In un momento di difficoltà economica per il paese e questo taglio è un fatto positivo”. Il dirigente forzista smentisce poi gli attacchi dei sindacati durante il Primo Maggio, che hanno definito come “una tantum” il taglio ulteriore del 4%: “Non è così. Il governo può operare solo sui fondi disponibili per questo il 4% risulta solo per il 2023. Non potevamo impegnare quelli del 2024, ma l’obiettivo è renderlo duraturo nel tempo”.
Le polemiche sui rischi di un aumento della precarietà a causa del nuovo decreto vengono rispedite al mittente da Paolo Barelli: “Non è vero che con il governo Meloni c’è il diluvio, anzi credo che si sta dipanando. I dati economici del nostro paese sono i migliori di tutta Europa. Nel mondo del lavoro esistono delle esigenze immediate, per questo i voucher sono una soluzione per alcune determinate categorie. Non sono d’accordo con chi parla di precarietà per il lavoro a tempo determinato, parliamo di attività che hanno un loro paracadute di carattere sociale. Le aziende che hanno dipendenti capaci se li tengono stretti”.
“La coperta è corta, il governo sta facendo un’azione importante utilizzando i fondi a disposizione portati dalla ripresa economica nel lavoro”, mentre sull’assegno di coesione sociale sottolionea: “È una misura che aiuta chi davvero ha bisogno di assistenza. Chi ha un disabile o un anziano in famiglia potrà avere un sussidio anche maggiore del reddito di cittadinanza. Il paese ora non può permettersi un reddito trasversale e indiscriminato, le casse dello stato non possono più sostenerlo. La pandemia non era un fattore previsto, ora dobbiamo mirare a crescita e sviluppo. Chi può andare a lavorare deve farlo così come fanno tutti i cittadini”.