Un furto nella stazione è finito male per un gruppetto di nordafricani. La banda infatti è stata arrestata dopo che la vittima ha raggiunto una volante e segnalato la rapina subita nei pressi della stazione Centrale di Milano.
Tre ragazzi di origini marocchine, di 19 20 e 26 anni, sono stati arrestati in flagranza dalla Polizia di Milano lunedì 1 maggio. La banda infatti aveva puntato e poi aggredito un giovane turista bulgaro di 21 anni. Dopo essere stato accerchiato e colpito con calci e pugni, i rapinatori hanno sottratto al turista un orologio da valori di 3mila euro e il portafoglio. Il 21enne è riuscito poi a fermare quasi subito dopo l’aggressione una volante, segnalando quanto accaduto in via Vittor Pisani, all’altezza di piazza Duca d’Aosta.
Grazie alla testimonianza del turista e alla descrizione dei tre malviventi, la Polizia è riuscita a rintracciare i tre giovani nordafricani e ad arrestarli. La vittima, da quanto si apprende, non ha avuto bisogno di cure mediche. Così la banda che ha rapinato il giovane vicino la stazione di Milano è stata arrestata.
Arrestata la banda alla stazione: altre rapine per le strade di Milano
Non è la prima rapina che viene compiuta a Milano per mano di gruppetti di giovani con origini nordafricane. Sempre lunedì 1 maggio, intorno le 23, un italiano è stato avvicinato e accerchiato da quattro nordafricani in zona Gae Aulenti. La banda dopo aver minacciato con un coltello la vittima si è fatta consegnare il cellulare del ragazzo. Poco dopo le forze dell’ordine sono intervenute per un episodio simile, avvenuto in via Gaetano de Castillia, a neanche 5 minuti a piedi da piazza Gae Aulenti.
La Polizia è stata avvertita da due ragazzine di 15 anni, che avevano chiamato per denunciare una rapina ai loro danni dei rispettivi smartphone, un iPhone e un Redmi. A rapinare le 15enni è stato un gruppetto composto sempre da quattro nordafricani, che questa volta però hanno solamente minacciato verbalmente le vittime. Secondo le prime indagini, non sono emersi elementi che facciano supporre che gli autori dei due episodi siano gli stessi.