Nell’estate in cui si arriva in una squadra dove è appena sbarcato Dybala è difficile prendersi subito la scena eppure Nemanja Matic arriva alla Roma sotto precisa indicazione di Mourinho. I due si conoscono da tanti anni e ha già lavorato insieme sia al Chelsea che poi al Manchester United, completano il trittico oggi in giallorosso tra la gioia di entrambi come racconta il centrocampista serbo. Intervistato da Sky Sport Uk, Matic spazia tra la stagione in corso al rapporto pluriennale con lo Special One fino all’analisi dei singoli giocatori come Smalling e Abraham.

Matic e Mourinho, rapporto speciale

Tutto cominciò il 15 gennaio 2014 quando il Chelsea sborsò 25 milioni di euro al Benfica per assicurarsi le prestazioni di Nemanja Matic. Fortemente voluto da Mourinho per sostituire l’infortunato Lampard, il serbo prese le redini del centrocampo dei Blues per tre stagioni prima di ricongiungersi nuovamente con il tecnico portoghese al Manchester United per 45 milioni di euro. Ora l’avventura prosegue in giallorosso con un rapporto di grande stima come spiega il mediano:

È un allenatore fantastico che ha vinto tanti trofei. Vuole vincere sempre di più e sono orgoglioso di giocare per lui. A volte non è facile. Non è mai contento e vuole che tu migliori ogni giorno. Ma questo mi piace. Ora ha più esperienza ma José non cambia mai. Dipende dalla situazione e dai giocatori che ha in squadra. Conosce molto bene il suo lavoro e se lo conosci bene è anche divertente. Ogni giocatore che gioca per lui dirà lo stesso. Vincere due trofei europei consecutivi? Penso che sarebbe qualcosa di straordinario. Faremo tutti del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo, perché abbiamo i migliori tifosi in Italia e se lo meritano

A Roma un’altra stagione

Arrivato in estate a parametro zero con un contratto valido per una stagione con opzione automatica per la seconda al raggiungimento del 40% delle presenze da titolare o di almeno 45 minuti. Il serbo ha centrato l’obiettivo già a marzo nella gara casalinga contro il Sassuolo e quindi sarà giallorosso fino al 2024 con il sogno magari di chiudere la carriera a Roma. Intanto si gode questa stagione che vede i giallorossi in piena corsa Champions e in semifinale di Europa League:

Mi diverto molto qui, mi piace il club e sono molto felice. Giochiamo un buon calcio, stiamo lottando per le prime quattro posizioni in campionato e siamo anche in semifinale di Europa League. Non vedo l’ora che arrivi la fine della stagione e vedremo cosa succederà. Per quanto riguarda il futuro ho già deciso che un giorno diventerò allenatore. Sto prendendo il patentino, ma al momento sono molto concentrato a giocare a calcio. Mi sento bene, fresco e penso di avere ancora un altro paio di anni nelle mie gambe. Ma di sicuro sarò un allenatore in Premier League

Gli inglesi Smalling e Abraham

Al suo arrivo nella Capitale era inevitabile legare subito con gli inglese Chris Smalling e Tammy Abraham per conoscere le abitudini e ritmi dell’Italia. Con il difensore ha condiviso due stagioni in maglia Manchester United per poi seguirne il percorso mentre con l’attaccante è stato suo avversario quando Abraham giocava nel Chelsea.

Chris è un giocatore fantastico, molto esperto e per me è uno dei giocatori più importanti della squadra. Sono molto sorpreso che non sia nella rosa dell’Inghilterra, ma l’allenatore sceglie la squadra. Per il nostro club è meglio che abbia più tempo per riposare durante la sosta per le nazionali. Sta facendo molto bene qui, tutti lo adorano ed è un grande professionista e un grande giocatore. È un grande uomo fuori dal campo e sono molto contento condividere di nuovo uno spogliatoio con lui. Abraham invece è un giocatore giovane che sta ancora migliorando. Non segna come ha fatto la scorsa stagione, ma nell’ultimo mese tutto può cambiare. Ora abbiamo le partite più importanti della stagione, deve solo crederci e continuare a lavorare. I gol arriveranno