Nelle ultime ore è stato approvato definitivamente il Dl lavoro, per la soddisfazione di Giancarlo Giorgetti. Nella giornata odierna, il ministro dell’Economia si è presentato a Brescia per sostenere la candidatura a sindaco di Fabio Rolfi. Ovviamente, è stata l’occasione per commentare insieme a lui gli ultimi provvedimenti intrapresi dal governo Meloni, tra cui il tanto discusso decreto legge sul lavoro.
Tra le misure previste c’è il taglio del cuneo contributivo in busta paga e che – secondo Giorgetti – produrrà un aumento in busta paga dei dipendenti nel periodo tra luglio e dicembre “fino a 100 euro mensili di media’‘. Un provvedimento criticato fortemente dall’opposizione, ma secondo il ministro dell’Economia – in concerto con Giorgia Meloni – si tratterebbero di polemiche sterili:
È incredibile come possano esserci polemiche dopo un provvedimento che ha messo soldi in più nelle tasche degli italiani. Abbiamo raddoppiato e triplicato il taglio al cuneo fiscale. Per noi questa è la priorità.
In giornata, aveva invece spiegato gli effetti della misura scendendo nel tecnico:
Circa 4 miliardi di euro vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio. C’è uno sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori. Viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila’.
Dl lavoro, le parole di Giorgetti sullo stato dell’economia italiana
Dopodiché, Giorgetti è passato con il commentare lo stato di salute dell’economia italiana, con tutti gli indicatori che sembrano delineare un ritratto positivo. Anche Confindustria, nella sua ultima relazione presentata qualche giorno fa, ha confermato il trend positivo. Il titolare del ministero delle finanze ha quindi chiosato in questa maniera:
Lo spread è diminuito, abbiamo i conti a posto, oggi abbiamo dato un grande sconto fiscale soprattutto ai lavoratori dipendenti più in difficoltà. Spiace per la sinistra ma con noi al governo va tutto bene.