NASpI anticipata: la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego che viene erogata in maniera anticipata non è altro che un’indennità di disoccupazione dedicata ai lavoratori che sono stati licenziati in data successiva al 1° maggio 2015 e che intendono rimettersi in gioco svolgendo una propria attività.
La NASpI anticipata, in particolare, viene liquidata in un’unica soluzione a quei soggetti che hanno i requisiti necessari per poter beneficiare della NASpI “ordinaria”, ma che hanno l’intenzione di avviare una delle seguenti attività:
- un’attività autonoma;
- un’impresa individuale;
- una sottoscrizione di capitale sociale di una cooperativa.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, ecco qui di seguito tutto ciò che riguarda la NASpI anticipata: che cos’è, a chi spetta, come funziona, a quanto ammonta, decadenza, requisiti, quando e come fare domanda all’INPS.
NASpI anticipata: che cos’è, a chi spetta, come funziona, a quanto ammonta, decadenza, requisiti, quando e come fare domanda all’INPS
La NASpI anticipata viene riconosciuta a quei soggetti che hanno perso involontariamente il proprio posto di lavoro e che possiedono tutti gli altri requisiti che sono necessari per accedere alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, a condizione che intendano avviare una delle seguenti attività:
- un’attività di lavoro autonomo;
- un’impresa individuale;
- una sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa a scopo mutualistico.
Un’altra possibilità che consente ai cittadini in questione di beneficiare di una liquidazione anticipata in un’unica soluzione della NASpI spettante, è che il soggetto richiedente abbia iniziato una propria attività lavorativa autonoma a tempo pieno nello stesso periodo in cui già svolgeva il proprio lavoro in qualità di dipendente.
Sull’importo che viene erogato in un’unica soluzione ai soggetti che hanno i requisiti e che richiedono l’indennità di disoccupazione in forma anticipata vengono vengono operate le trattenute IRPEF.
Mentre, non spettano in caso di accesso alla NASpI anticipata:
- l’assegno per il nucleo familiare (ANF);
- la contribuzione figurativa.
“Qualora il percettore di NASpI sia beneficiario dell’indennità in misura ridotta pari all’80% del reddito presunto derivante da attività di lavoro autonomo per effetto di precedente opzione per il cumulo fra quest’ultimo reddito e la prestazione NASpI, la prestazione anticipata sarà erogata considerando l’importo residuo da corrispondere senza l’applicazione della riduzione stessa.”
Dopo aver ottenuto l’indennità di disoccupazione in maniera anticipata, può capitare che il lavoratore trovi un altro lavoro da dipendente prima dell’ultima mensilità nella quale sarebbe stata riconosciuta la NASpI nel caso fosse stata liquidata con cadenza mensile.
In tale ipotesi, l’INPS specifica che il soggetto beneficiario deve restituire la NASpI anticipata, ad eccezione del caso in cui la nuova attività lavorativa riguardi la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.
Infine, per quanto riguarda le tempistiche e le modalità attraverso le quali deve essere presentata la domanda all’INPS per poter ricevere la NASpI anticipata, la normativa vigente in materia prevede la scadenza di 30 giorni dal momento in cui il soggetto richiedente ha iniziato la propria attività lavorativa.
Nel caso in cui, invece, la suddetta attività lavorativa sia iniziata nel momento in cui era ancora in corso di validità il rapporto di lavoro dipendente, poi terminato, con la possibilità per il lavoratore di richiedere la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, allora la domanda per la NASpI anticipata deve essere inviata all’INPS entro il termine di 30 giorni dal momento in cui è stata presentata la richiesta per la NASpI “ordinaria”.
Le modalità di presentazione della domanda per l’indennità di disoccupazione in forma anticipata, con liquidazione in un’unica soluzione, sono le seguenti:
- il servizio online presente sul sito web dell’INPS, autenticandosi mediante le proprie credenziali SPID, CIE o CNS;
- il contact center, chiamando il numero verde 803 164 (da rete fissa) oppure il numero 06 164 164 (da rete mobile);
- i servizi messi a disposizione dagli enti di patronato e dagli intermediari dell’Istituto.