Una donna di 67 anni ha trovato un Titolo di Stato del valore di 100 lire nella sua soffitta a Tramonti, un comune della provincia di Salerno, in Campania, poi la grande scoperta.

La signora si è rivolta all’Associazione GiustItalia dopo aver trovato il pezzo di carta, appartenente al 1938, appartenuto alla madre di 94 anni, di cui la stessa non ricordava l’esistenza. La notizia è giunta da Salerno Today.

Titolo di Stato 100 lire ritrovato a Tramonti

La donna 67enne, dopo esseri rivolta all’Associazione GiustItalia ha fatto una grande scoperta. Il Titolo di Stato di 100 lire infatti, ha un valore di 22 mila euro.

Sono state fatte delle verifiche che hanno appurato la grande cifra. Il consulente dell’associazione ha valutato così un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a 22.350 euro.

La donna, ha conferito mandato all’Associazione GiustItalia di agire al fine del recupero della somma presso le Poste Italiane e il Ministero delle Finanze, obbligati in solido a “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana. I due enti rispondono infatti, non soltanto dei Titoli di Stato emessi durante la vigenza della Repubblica Italiana, ma anche durante la vigenza del Regno d’Italia.

Tesoretto di 98 mila euro, ritrovati Titoli di Stato del 1937

Un fatto simile è accaduto il 24 luglio 2019 a Davide Bergamin, uomo di 66 anni di Cernobbio. Dopo aver riordinato il solaio di casa insieme al fratello Pierluigi, aveva rinvenuto in una vecchia valigia, quattro Titoli di Stato in lire, tutti emessi nel 1937, rispettivamente del valore di 100, 500, 500, e 1000 lire. I risparmi erano stati investiti dalla madre e dal padre deceduti. I quattro “buoni” valgono oggi circa 98 mila euro.

A questo punto, Bergamin si è rivolto a uno studio legale per capire se poteva, anche dopo tanti anni, riscuotere quanto gli spettasse. Il mandato è stato conferito agli avvocati Stella Reali del Foro di Viterbo e Ilaria Napolitano del Foro di Roma, per agire al fine del recupero della somma presso le Poste Italiane e il Ministero delle Finanze, come già detto, obbligati in solido a onorare tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana.

Dallo studio legale hanno poi spiegato: «I titoli, dei quali lo stesso non aveva mai avuto contezza, sono stati stimati da un nostro consulente che ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, della data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a circa 98 mila euro», aggiungendo che molti credono erroneamente, che dopo tanti anni, i buoni non siano più riscuotibili, quando invece non è così.

I dati italiani e i vari Titoli di Credito “Antichi”

Secondo i dati che abbiamo, in Italia vi sono circa 10 milioni di Titoli di CreditoAntichi“, quali buoni postali, libretti bancari, BOT, ecc. non ancora riscossi e tuttora riscuotibili.

I Titoli di Credito sono a tutti gli effetti dei documenti, destinati alla circolazione che attribuiscono il dritto a una determinata prestazione. Questo significa che il Titolo di Credito è materialmente costituito da un modulo prestampato che deve essere riempito nelle parti lasciate in bianco, dove vengono inseriti il luogo e la data di emissione, l’importo del credito, la scadenza di pagamento ecc. Esso contiene la promessa fatta dalla persona che lo rilascia, di effettuare una prestazione a favore del soggetto che lo riceve e lo esibisce (cosiddetto portatore). Il documento incorpora il diritto di credito, ovvero, il possessore, avendo la titolarità del diritto di credito, ha diritto a ottenere il pagamento. I Titoli di Credito sono strumenti diffusi, sia presso gli imprenditori, quando ad esempio il pagamento dei fornitori viene fatto mediante rilascio di cambiali, sia presso i non imprenditori, quando per esempio vengono utilizzati degli assegni.

A seconda della legge di circolazione alla quale sono sottoposti, si distinguono in tre categorie: Titoli al portatore; Titoli all’ordine e Titoli nominativi. In base al loro contenuto, vi sono tre tipi di Titoli di Credito: Titoli di Credito in senso stretto; Titoli di Massa e Titoli rappresentativi di merci.