Ad aprire lo storico Concerto del Primo Maggio a Piazza San Giovanni a Roma la storia di Lorenzo Parelli, il 18enne morto a gennaio 2022 durante l’alternanza scuola-lavoro. A ricordarlo una commossa Ambra Angiolini, che ha citato l’articolo 4 della Costituzione Italiana: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Sul palco anche i genitori del giovane, che hanno presentato “La Carta di Lorenzo”. Tag24.it ha intervistato il padre Dino Parelli proprio su questo punto: “La carta di Lorenzo porta il suo nome ma è per tutti i quei ragazzi che si approcciano a questo tipo di scuola, all’alternanza scuola-lavoro. E’ un documento dove si porta di nuovo in risalto l’attenzione alla persona, prima ancora di quella che è la regola, che determina i protocolli e questa modalità di studio”.
La storia di Lorenzo Parelli, il padre: “Le aziende devono essere consapevoli”
Sulle difficoltà che i giovani incontrano durante il percorso di alternanza scuola-lavoro e sulle richieste di maggiore sicurezza in azienda, Dino Parelli dice: “Io non sono un tecnico però quello che abbiamo potuto appurare è che purtroppo anche in questi percorsi, che sono percorsi formativi, anche se svolti in un ambiente vero e proprio di lavoro, si perde il fatto che in azienda arriva uno studente per imparare. Pare come se lo studente arrivasse e dovesse essere catapultato nel mondo del lavoro. La carta di Lorenzo vuole portare l’attenzione a questo: le aziende accolgono i ragazzi, ma devono essere consapevoli che sono dei ragazzi in formazione. Questa è l’urgenza, poi se viene fatto questo a nostro avviso abbiamo il tempo per trovare dei protocolli e regole adeguati”.
La vicinanza delle Istituzioni, Parelli: “Disponibili da subito”
Dino Parelli, il padre del giovane Lorenzo morto durante l’alternanza scuola-lavoro ricorda la vicinanza avvertita non solo dai giovani, ma anche dalle Istituzioni: “Ci sono stati vicini in molti, l’Italia intera si è fatta sentire da subito, sicuramente l’Italia intera si è fatta sentire da subito, abbiamo visto le manifestazioni dei ragazzi e ricevuto lettere da mille parti. Riguardo le Istituzioni ci sono state vicine perché per la carta di Lorenzo ci siamo rivolti alla nostra regione, e la Regione Friuli-Venezia-Giulia si è dimostrata disponibile e abbiamo potuto realizzare questo anche con il loro apporto. Hanno assecondato tutto quello che noi volevamo proporre”.