Emanuele Giaccherini, ex calciatore di Juventus e Napoli, ha parlato a Tag24 della festa scudetto del Napoli e della possibile riconferma di Allegri alla Juventus.

Intervista esclusiva a Emanuele Giaccherini su Napoli e Juventus

Ti ha stupito il tonfo interno del Napoli al Maradona contro la Salernitana?

“Nessun tonfo, è il bello del calcio. Era tutto pronto per la festa scudetto, ,a in campo ci sono anche gli avversari e la Salernitana ha disputato un’ottima partita”.

Pensi ci possano essere ripercussioni psicologiche o clamorosi colpi di scena in ottica tricolore?

“Nulla di tutto ciò. Il Napoli ha meritatamente vinto questo campionato e giustamente va celebrato. Conosco la piazza e l’ambiente e se lo meritano. Secondo me vincono lo scudetto anche se dovessero fare zero punti da qui alla fine del campionato”.

Hai parlato di dominio Napoli. E’ più significativo il merito dei partenopei o il demerito delle altre?

“Tutte e due le cose. Non togliamo nulla al Napoli e a Spalletti che ha fatto un lavoro straordinario. Ma Inter e Milan sono oggettivamente mancate. Magari, con quel pizzico di pressione in più, sarebbe stato un campionato più avvincente”.

Non mi citi tra le ex papabili per la lotta scudetto la “tua” Juventus. Dimenticanza voluta?

“Non l’ho citata perchè non avrebbe potuto lottare per lo scudetto, Troppe vicissitudini. La penalizzazione l’ha tagliata fuori. Ma già da prima non avrebbe potuto competere per il titolo”.

Colpa di Allegri? Il suo calcio è troppo arcaico?

“Allegri non esprime un gioco esaltante è vero, ma in passato ha vinto e il metodo era quello. Quando la Juve vince e domina non si sollevano polveroni, quando ci sono le problematiche invece, improvvisamente, sembra che tutto vada male. E’ il gioco delle parti e ci sta. Però Allegri era, è e resterà Allegri con il suo credo calcistico”.

E in futuro? Merita la riconferma dopo questa stagione, anche in caso di mancata qualificazione in Champions?

“Per me sì. Allegri merita di essere riconfermato alla guida della Juve anche la prossima stagione. Non dimentichiamoci una cosa. Lui sa come si vince e quando parla di una Juve in futuro competitiva per lo scudetto non lo fa a caso. Per me, il prossimo anno, i bianconeri lotteranno per il titolo”.

Come sta Antonio Conte, tuo mentore, dopo la travagliata esperienza al Tottenham? Hai avuto modo di sentirlo?

“Certo, ci siamo sentiti. Ovviamente mi tengo il contenuto della telefonata per me (ride Ndr)”.

Dove potrebbe allenare la prossima stagione? Ti ha spifferato qualcosa che ci puoi riferire?

“Non spiffero nulla e non c’è nulla da spifferare. Faccio una mia riflessione personale. Mister Conte è uno degli allenatori migliori al mondo e potrebbe allenare ovunque, Serie A inclusa. Forse però, per come l’ho sentito, farebbe bene a “staccare” un attimo. Un’annata di stop potrebbe fargli bene, per poi ripartire con la giusta dose di carica agonistica di cui si nutre”.