Sale a 34 il bilancio dei feriti del raid notturno a Pavlohrad, che ha colpito un deposito di munizioni, ma anche edifici ed altri appartamenti. Ci sono anche cinque bambini e due donne in terapia intensiva, come ha riportato la tv di stato ucraina.

A rispondere è il ministro della Difesa ucraino Oleksy Reznikov che ha riferito che controffensiva ucraina è quasi pronta, con Oleksy che è convinto che sarà efficace e che ora bisogna solo aspettare lo Stato Maggiore.

I preparativi per la controffensiva sono in dirittura d’arrivo non mi limito a sperare, ci credo. Sono convinto che sia stato fatto molto perché la controffensiva abbia successo. Perché se i nostri generali non fossero fiduciosi, sarebbe inutile andare avanti. Tutto deve essere pianificato. Oggi stiamo tagliando il traguardo, quando possiamo dire ‘è tutto pronto’ dipende dalla decisione dello stato maggiore

Mosca: “Con il raid abbiamo fermato il lavoro delle imprese che producono le armi per l’Ucraina”

Nel frattempo il ministero della Difesa di Mosca attraverso il tenente generale Igor Konashenkov ha dichiarato che quello della notte è stato un importante attacco che ha fermato la produzione d’armi delle esercito ucraino.

Nella notte, le truppe russe hanno lanciato un attacco di gruppo contro gli oggetti del complesso militare-industriale dell’Ucraina, interrompendo il lavoro delle imprese che producono munizioni e attrezzature militari per le forze armat. Il raid è stato effettuato tramite un attacco missilistico con armi aeree e marittime a guida di precisione a lungo raggio”, spiegato. Lo scopo dell’attacco è stato raggiunto. Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti

Kiev conferma che ci sono danni ingenti a seguito dei raid dell’esercito nemico, anche se si parla della rete elettrica.

Intelligence britannica: fortificazioni mai viste in zone occupate dalla Russia

La Russia ha costruito alcuni dei più estesi sistemi di Difesa mai visti al mondo da molti decenni nelle aree attualmente controllate da Mosca in Ucraina. Non sono solo vicino alle attuali linee del fronte ma anche all’interno del suo territorio nelle regioni di Belgorod e Kursk