Cuneo fiscale, di quanto aumentano le buste paga con gli sconti contributivi del 6 e 7% che potrebbero essere varati nel decreto “Lavoro” di oggi, 1° maggio? L’impatto del bonus contributivo andrà ad aumentare gli stipendi fino a 35mila euro lordi annuali. Con la nuova misura in arrivo gli aumenti mensili avranno una forbice compresa tra i 45 euro in più mensili dei redditi più bassi fino a circa 100 euro degli stipendi più alti. L’intervento sulle retribuzioni lorde entrerà a regime con la busta paga di luglio e fino a quella di novembre. Il governo ha concentrato la spettanza dello sconto contributivo a cinque mensilità rispetto alla precedente versione della bozza di decreto che stabiliva aumenti da maggio a dicembre 2023. 

Aumenti buste paga taglio cuneo fiscale 6-7% con sconto contributivo da luglio a novembre 2023 

Con lo sconto contributivo del 6-7% del decreto “Lavoro”, arrivano nuovi aumenti in busta paga per i lavoratori dipendenti del settore privato e del pubblico impiego che vanno ad aggiungersi al taglio del cuneo fiscale già in vigore con la legge di Bilancio 2023. Secondo l’attuale normativa, gli stipendi fino a 25mila euro beneficiano di uno sconto sui contributi del 3%, mentre quelli al di sopra di questa soglia e fino al tetto di 35mila euro del 2%.

Con i nuovi tagli del decreto Lavoro, le nuove soglie di sconto arriverebbero fino al 10% per i redditi entro i 25mila euro e all’8% per i redditi superiori fino a 35mila euro. L’aumento più contenuto spetta a chi guadagna 10mila euro lordi all’anno: con il 7% in più di taglio del decreto “Lavoro”, le buste paga si incrementano di 44,92 euro al mese che, sommati al 3% già in vigore, fa aumentare di 224,58 euro lo stipendio fino alla fine del 2023. 

Aumenti buste paga taglio cuneo fiscale: quali incrementi per chi guadagna 15mila euro all’anno? 

Per chi guadagna 15mila euro lordi all’anno, l’aumento mensile del nuovo taglio del cuneo fiscale produce una busta paga più alta di 67,38 euro al mese da luglio a novembre 2023. Per tutto l’anno, insieme allo sconto contributivo già in vigore, l’aumento è di 336,88 euro. Da notare che questo livello di aumento della busta paga sussiste anche per chi guadagni 17.500 euro lordi all’anno.

Qualche variazione si registra per redditi di poco più alti, entro i 20mila euro all’anno: l’aumento nei cinque mesi del 2023 è di 76,82 euro per un complessivo fino a fine anno di 384,10 euro. La soglia dell’attuale 3%, corrispondente a redditi di 25mila euro lordi all’anno, è incrementata di un ulteriore 7% da luglio a novembre con un aumento in busta paga di 96,03 euro al mese. In tutto il 2023 il taglio del cuneo fiscale comporta un aumento degli stipendi pari a 480 euro. 

Chi ci guadagna di più dal taglio del cuneo fiscale del governo Meloni del decreto ‘Lavoro’ del 1° maggio? 

E veniamo ai redditi più alti, tra 25mila e 35mila euro lordi all’anno. Al 2% attualmente spettante di taglio del cuneo fiscale, il nuovo sconto contributivo del 6% nelle buste paga da luglio a novembre produrrà aumenti tra 90 e 98,56 euro lordi al mese. L’incremento si alza all’aumentare del reddito annuale: più si guadagna, maggiore è in proporzione lo sconto. Sommando l’attuale 2% di bonus contributivo valido per tutto il 2023, l’ulteriore adeguamento del 6% produce aumenti annui tra 450 e 492 euro lordi. La misura è finanziata dal governo con i 3,4 miliardi di euro di scostamento di bilancio, ma per renderla strutturale a partire da dicembre 2023 e per tutto il 2024, servono risorse per 13 miliardi di euro.

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