Per un Roma impegnata sul campo tra lotta Champions e semifinale di Europa League, c’è una Roma che è impegnata dietro le scrivanie con un fondo arabo che vorrebbe incontrare i Friedkin. In attesa del via libera per lo stadio nel quartiere di Pietralata, la società giallorossa sta facendo i conti con il mancato pagamento dello sponsor di maglia ‘Digital Bits’ con cui è stato interrotto l’accordo e il tanto atteso cambio di sponsor tecnico con l’addio a New Balance e l’ingresso di un colosso come Adidas. Nel frattempo, si apre anche un nuovo scenario totalmente inaspettato che porta direttamente in Arabia Saudita con un possibile incontro tra un fondo e la famiglia Friedkin fissato per questa settimana.
Roma e il fondo arabo
Roma e Riad, Italia e Arabia Saudita. Tanti gli intrecci diretti e indiretti che ci sono stati fra telefonate, mail, videoconferenze e chiacchierate informali. Sicuramente alla cornetta del telefono c’è stato Josè Mourinho a cui è arrivata una proposta folle per allenare la nazionale saudita o uno dei club della capitale con centoventi milioni di euro sul piatto per due stagioni. Lo Special One l’ha rispedita al mittente, vuole ancora sentirsi importante in campionati di livello. Se Mourinho non va dagli arabi, gli arabi potrebbero andare da Mourinho. Infatti, pare che la famiglia Friedkin stia cercando di verificare la concretezza di una possibile offerta di un gruppo saudita come riporta il Corriere dello Sport.
Si parla addirittura di un incontro già programmato durante questa settimana con la squadra giallorossa impegnata a Monza nel turno infrasettimanale. Chiaramente top secret il giorno esatto e la location per avviare un dialogo e capire la fattibilità di questo interesse. I Friedkin non hanno in programma di vendere il club, anzi sono in attesa di risolvere le questioni burocratiche per avviare il prima possibile i lavori per il nuovo stadio nel quartiere di Pietralata. Questo significa solamente aumentare il valore della società che, stadio incluso, al momento viene fissato ad 1 miliardo di euro. Queste sembrerebbero le basi su cui poter discutere ed eventualmente aprire una trattativa.
Su quali siano le intenzioni del gruppo arabo bisognerà attendere l’esito dell’incontro. Potrebbe anche essere interessato ad una quota di minoranza della società giallorossa per sostenere i Friedkin in questa avventura e magari allargare l’orizzonte con un canale preferenziale con il mondo medio orientale. A fare da mediatore una vecchia conoscenza del gossip e della cronaca nostrana come Raffaello Follieri, noto faccendiere per essere stato per quattro anni il fidanzato di Anne Hathaway e trascorsi altrettanti in un carcere in Pennsylvania per frode.
Chi è Raffaello Follieri?
Figlio di un avvocato originario di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia. Il successo imprenditoriale arriva nel 2003 quando vola negli Stati Uniti per acquistare una serie di immobile appartenenti alla diocesi americana tempestata dai debiti a causa dei risarcimenti dovuti per lo scandalo pedofilia. Questa operazione lo rende noto a New York con Folliero molto abile nel tessere una rete di contatti di primo livello sfruttando il fidanzamento con l’attrice Anne Hathaway e l’amicizia con famiglia Clinton contribuendo alle loro campagne elettorali.
Nel 2008 comincia il declino con la fine della relazione con l’attrice hollywoodiana a causa della sua condanna per frode che lo porterà a patteggiare quattro anni di carcere e il risarcimento di tutte le persone coinvolte. Millantava rapporti privilegiati e diretti con il Vaticano per la compravendita di beni immobile della chiesa americana attraverso la sua società. Viene scarcerato nel 2012 e decide di tornare in Italia dove riprende la sua attività imprenditoriale fondando la F Holding con sede a Dubai e due succursali in Arabia Saudita e in Inghilterra. Il fondo d’investimento si occupa di produzione e trasferimento di petrolio e gas naturali.