Sarà un Cdm atipico quello odierno in cui il Governo è chiamato a varare il nuovo decreto lavoro su cui Giuseppe Conte ha manifestato già molte perplessità. Il presidente del Movimento 5 Stelle in un’intervista concessa a La Repubblica ha lungamente affrontato i temi più spinosi del Governo Meloni, nei confronti del quale non ha utilizzato mezzi termini per esprimere la personale insoddisfazione.

Sono tanti i temi di cui si discuterà quest’oggi, dal taglio al cuneo passando per contratti a termine, fino al Reddito di Cittadinanza, uno dei caposaldi del programma del M5S, smantellato dall’attuale esecutivo. In merito a questi punti, Giuseppe Conte si è lasciato andare ad una profonda riflessione in cui non sono mancate le critiche dirette alla leader di Fratelli d’Italia:

Lo chiamerei “decreto precariato”. Per il Primo Maggio la Meloni ha organizzato una sceneggiata che costerà caro ai lavoratori già poveri e sottopagati. Precarizzano sempre più i lavoratori, togliendo loro anche la speranza del futuro e con la scusa di aggredire gli “occupabili”, ridotti tutti a scansafatiche, occultano che molti di loro integrano con il Rdc stipendi da fame e contratti indegni. Trovarsi in difficoltà non è una colpa. Si mostrano sordi persino davanti alle parole del Presidente Mattarella.

Decreto lavoro, Conte sul taglio al Reddito di Cittadinanza: “Disastro sociale”

Naturalmente, non poteva mancare una critica efferata in virtù di un taglio al RdC che il presidente del Movimento 5 Stelle ha definito “scellerato”. È questa la sintesi dell’analisi di Conte che nel descrivere le conseguenze che porterà l’annullamento del sussidio ai poveri ha voluto sottolineare anche i prossimi rincari sul fronte bollette.

Ecco il suo commento:

Si tagliano i sostegni mentre l’inflazione morde e in autunno si prospetta un nuovo aumento delle bollette. Sono decisioni scellerate, che preparano un disastro sociale. Aggiungo che tutte le prese in giro stanno già venendo al pettine, come i corsi di formazione promessi dal governo ma mai partiti.

Sul fronte delle assunzione e in generale delle condizioni di lavoro poi, l’ex presidente del Consiglio ha ripreso i dati Istat per dipingere lo scenario economico attuale dell’Italia. Secondo quanto si apprende da tali analisi, l’irregolarità sempre maggiore sotto il profilo contrattuale che secondo Conte verrà favorito attraverso quello che lui ha definito come “decreto precariato”:

Dati Istat alla mano, nel biennio 2019-2020 il numero di lavoratori irregolari in Italia è diminuito di 717 mila unità rispetto al 2018. Col “decreto precariato” ci sarà certamente un aumento dei contratti a termine che avevamo arginato e contrastato con il decreto Dignità, grazie al quale dopo un anno di applicazione ha portato a un incremento consistente dei contratti a tempo indeterminato. Un governo serio non si riunisce il Primo Maggio per condannare i giovani al precariato a vita, uccidendo il loro sogno di avere una casa e dei figli. Un governo serio si riunisce per introdurre il salario minimo legale.

Giuseppe Conte apre a Elly Schlein: “Possiamo essere compatibili”

Nel frattempo, mentre si intensificano le critiche al governo Meloni, sul fronte alleanze vi è un’apertura netta nei confronti di Elly Schlein. La nuova segretaria del Pd pare possa essere vicina negli intenti al Movimento 5 Stelle, nonostante sia ancora molto presto per trarre conclusioni; ecco il commento di Conte a riguardo:

Siamo all’inizio e non mi permetto di dare patenti e voti sul suo operato. Sono sicuro che su alcuni temi, ad esempio sul salario minimo, le sensibilità di Schlein possono essere compatibili con le nostre. Su altre, come noto, viaggiamo su binari differenti: dalla guerra alla questione dell’inceneritore.