Nuove proteste attendono la Francia per il Primo Maggio. Niente festa dei lavoratori dunque. I sindacati hanno deciso di non festeggiare e scendere nuovamente in piazza per protestare contro la riforma delle pensioni voluta da Macron. Diversi disordini si sono subito registrate in alcune città francesi, soprattutto a Nantes e Lione.
Laurent Berger, il segretario generale della Cfdt, ha infatti sostenuto che in tutto il Paese protesteranno circa 1,5 milioni di persone. La polizia invece si attende una manifestazione più contenuta, con 500mila-650mila persone che protesteranno nei 300 luoghi dove sono previsti diversi eventi. A Parigi, invece, ci dovrebbero essere tra gli 80mila e i 100mila dimostranti.
Al di là dei numeri, le proteste avranno pesanti ripercussioni sul traffico aereo. Un numero alto di voli cancellati attende i passeggeri che voglio partire, o tornare, in Francia. Con percentuali che oscillano tra il 25 e il 33 percento. Praticamente un volo su tre cancellato. Sarà infatti un Primo maggio “storico”, come è stato definito dalle associazioni di categoria, quello France. Da 14 anni, cioè dal 2009, le manifestazioni saranno unitarie. Solo la riforma delle pensioni di Macron è riuscita dunque ha ricompattare tutti i sindacati.
Primo maggio proteste Francia, danni e violenze a Lione, disordini a Nantes
Durante l’ennesima giornata di proteste in Francia, si sono registrati subito disordini e scontri in alcune città. Lione e Nantes su tutte. Un gruppo di black bloc ha devastato la sede di una compagnia di assicurazione sanitaria, danneggiando le vetrine, oltre ad aver dato fuoco agli arredi urbani di Lione.
A Nantes non è andata meglio. Nella città sono scoppiate alcune tra la polizia e i manifestanti. Le forze dell’ordine sono state bersagliate da da bombe carta. La polizia ha quindi risposto risposto con i lacrimogeni.
Violenze che, tutto sommato, erano già scritte nelle stelle. Vari danni e aggressioni alle forze dell’ordine erano stati protagonisti delle precedenti manifestazioni. Questa non è da meno. E infatti i servizi segreti avevo espresso i loro timori per l’infiltrazione di diversi gruppi radicali nei cortei, con l’obiettivo di creare solamente caos.
Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha infatti mobilitato 12mila agenti, di cui 5mila a Parigi.
Scontri anche a Parigi: già 30 fermi
Gli animi si sono surriscaldati anche nella Capitale francese. A Parigi sono nati i primi incidenti con lanci di lacrimogeni a margine del corto organizzato dai sindacati. Almeno 30 persone sono state arrestate poco dopo le 15, poco dopo l’inizio del corteo. La manifestazione è infatti iniziata intorno le 14.30. Una piccola parte si è staccata dal gruppo principale, quello dei sindacati, e ha iniziato a provocare danni all’arredo della città, aggredendo anche vilirai bancarie o agenzie immobiliari. Le forze dell’ordine sono entrate in azione per tenere a bada il blocco di facinorosi.
Governo francese, chiesto un incontro con i sindacati
La nuova giornata di proteste avviene dopo che la premier Elisabeth Borne aveva chiesto alle categorie un incontro congiunto per seppellire l’ascia di guerra e trovare una riconciliazione. Se l’incontro dovesse andare in porto, sarebbe il primo ‘ufficiale’ dopo un mese. L’ultima volta che i sindacati e il Governo francese si erano incontrati, era stato il 5 aprile. Quando, cioè, le associazioni avevano chiesto il ritiro della contestata riforma sulle pensioni voluta da Macron. Proprio qualche giorno prima della festa dei Lavoratori, la premier Borne aveva parlato di voler “rinnovare” il dialogo con i sindacati sin dall’inizio di maggio.
Agenti feriti, già almeno 180 arresti in tutto il Paese
Scontri a margine delle manifestazioni dei sindacati: feriti agenti di polizia e gendarmi. Secondo il Ministero dell’Interno sono state arrestate al momento 180 persone: il numero è momentaneo e potrebbe aumentare perché il corteo di Parigi non è ancora terminato. Proprio nella capitale francese un poliziotto è rimasto ferito da una molotov e sempre a Parigi una fascia su cui è scritto “Macron dimettiti” è stata sistemata sulla statua di Place de la République da cui è partita la marcia.
550mila in piazza a Parigi, secondo il sindacato Cgt
Sono scesi in piazza 550mila manifestanti a Parigi per la marcia di protesta contro la riforma delle pensioni: sono i numeri comunicati da Cgt, il principale sindacato francese. Il numero, però, è continuato a crescere nel corso della giornata, arrivando a 782.000 manifestanti secondo il governo. Per il Cgt, invece, il numero totale ammonta a 2,3 milioni in tutta la Francia, di cui 550.000 solamente nella capitale.
Sale anche il numero degli arresti, arrivato a 200 persone, di cui 68 a Parigi e 40 a Lione. Circa una decina di agenti sono rimasti feriti, così come anche un numero non ancora precisato di manifestanti, visti i disordini che stanno interessando tutte le città dello stato francese.