Max Verstappen analizza la gara di oggi: dopo non essere riuscito a “vendicare” il terzo posto nella mini-gara di ieri oggi l’olandese ha anche perso terreno sul compagno di squadra Sergio Perez, che ora è a solo sei punti dal compagno di scuderia nella classifica generale.

Anche oggi Verstappen era in testa, ma la Safety Car che è uscita contestualmente all’incidente di De Vries ha messo in condizioni favorevoli Leclerc e Perez di scavalcare l’olandese, che ha resistito al ferrarista ma non è riuscito a inseguire il compagno di squadra.

Per l’olandese il premio di consolazione è la vittoria sul giro veloce, ma questa volta non ha nemmeno portato un punto.

L’analisi di Verstappen

Nel primo stint probabilmente avrei potuto essere un po’ più aggressivo nel modo in cui usavo le gomme credo di essere stato troppo prudente ed è per questo che Checo era molto vicino a me. E poi, naturalmente, abbiamo deciso di rientrare ai box. Ho visto che c’era una macchina ferma e ho pensato che si fosse bloccata. Dovrò rivedere insieme alla squadra il motivo della mia sosta, si vedeva chiaramente che c’era una ruota danneggiata e la sosta in concomitanza con la Safety Car ha danneggiato la mia gara. Poi, dopo la Safety Car, ho cercato di mettere pressione a Checo, per cercare di entrare in zona DRS. Una volta, credo, sono stato molto vicino a prenderlo. Ma ho cercato di resistere, di avvicinarmi, di recuperare, probabilmente danneggiando un po’ troppo i miei pneumatici all’inizio di uno stint così lungo. Quindi, a un certo punto, mi sono accontentato, ho cercato di fare un po’ di testa mia, per non danneggiare completamente le gomme fino alla fine. Ma era molto difficile avere un buon bilanciamento tra l’ingresso e il centro curva. E gran parte del tempo sul giro qui si basa proprio tra ingresso e metà curva, per ottenere il giusto equilibrio. Ero in difficoltà con il sovrasterzo e poi con il sottosterzo. Quindi, per tutta la gara, ho provato diverse cose sul volante per cercare di migliorare il feeling e l’equilibrio della vettura. E credo di aver trovato un buon compromesso verso la fine della gara, perché credo che i miei ultimi 10 giri siano stati più veloci di quelli di Perez. E mi sono sentito molto più soddisfatto della macchina, di come si stava comportando. Quindi, tutto sommato, posso ritenermi soddisfatto del secondo posto. Voglio dire, ovviamente si vuole sempre vincere, ma credo che a volte sia necessario questo tipo di weekend per imparare e capire meglio la macchina, di cosa ha bisogno la macchina per andare più veloce. E a volte, su un circuito cittadino come questo, questo viene davvero fuori. Quindi, forse questa è stata una buona giornata in ottica futura. Finora, quest’anno, abbiamo corso su piste stop&go, non su circuiti veri e propri ci sono state poche curve e rettilinei davvero veloci, che probabilmente mi piacciono un po’ di più. Ma è chiaro che Checo quest’anno si è dato da fare, sta guidando davvero forte. Si sente sempre più sicuro al volante della macchina. Bisogna riconoscere e apprezzare quando qualcuno ha fatto un ottimo lavoro ed è esattamente quello che è successo oggi. Continueremo a lottare per il resto della stagione, ma è normale, lo facciamo da sempre”.