Stralcio debiti fino a 1.000 euro: con la pubblicazione del comunicato stampa del 6 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha informato i contribuenti circa la pubblicazione all’interno del proprio sito web dei moduli aggiornati, delle novità e delle istruzioni per quanto riguarda l’annullamento dei debiti di importo pari o inferiore a 1.000 euro.
Il suddetto comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, in particolare, che è stato redatto dalla sezione Relazioni Esterne e Governance e dalla sezione Relazioni con i Media, fa riferimento alle novità che sono state disposte all’interno della legge n. 14 del 24 febbraio 2023 (legge di conversione del c.d. decreto Milleproroghe).
Stralcio debiti fino a 1.000 euro: l’Agenzia delle Entrate – Riscossione pubblica i nuovi moduli aggiornati riguardanti l’applicazione dell’annullamento “integrale” e la non applicazione dell’annullamento “parziale”
Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha pubblicato all’interno del proprio sito web i moduli aggiornati relativi allo stralcio dei debiti di importo fino a 1.000 euro.
In particolare, all’interno dell’apposita sezione “Enti Creditori” questi ultimi hanno la possibilità di consultare le informazioni e le istruzioni e di utilizzare i moduli per comunicare all’amministrazione finanziaria la volontà di aderire allo stralcio “integrale” o allo stralcio “parziale”.
Perciò, gli enti creditori diversi dalle Amministrazioni pubbliche potranno utilizzare questi nuovi moduli aggiornati:
- il provvedimento di applicazione dello stralcio “integrale” dei debiti fino a 1.000 euro;
- il provvedimento di non applicazione dell’annullamento “parziale”.
In tali situazioni, quindi, i soggetti interessati dovranno inviare queste comunicazioni entro il 31 marzo 2023 (termine inizialmente previsto per il 31 gennaio 2023 per quanto riguarda lo stralcio parziale) all’indirizzo PEC (posta elettronica certificata) indicato all’interno dei moduli, unitamente ad una copia del provvedimento in questione.
Questi due nuovi moduli sono stati introdotti in seguito alle nuove disposizioni apportate dalla legge di conversione del c.d. decreto Milleproroghe, il quale ha esteso la possibilità inizialmente prevista esclusivamente per l’annullamento delle sanzioni e degli interessi (c.d. stralcio parziale) anche per quanto riguarda la restante parte dell’importo affidato all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Cosa prevede la legge sull’annullamento “parziale” o “integrale”?
La legge n. 14 del 24 febbraio 2023, ovvero la legge di conversione del c.d. decreto Milleproroghe, ha apportato delle modifiche per quanto riguarda le disposizioni che sono contenute all’interno della legge n. 197 del 29 dicembre 2021 (c.d. Legge di Bilancio 2023), introducendo la possibilità di richiedere da parte degli enti creditori diversi dalle Amministrazioni pubbliche la non applicazione dello stralcio “parziale” dei debiti fino a 1.000 euro, il quale veniva applicato in maniera automatica in base a quanto stabilito all’interno della Legge di Stabilità valida per l’anno in corso.
Tale possibilità è prevista, non più fino al 31 gennaio 2023, ma fino al 31 marzo 2023 e, facendone opportunamente richiesta, i soggetti di cui sopra potranno andare a richiedere l’applicazione dello stralcio “integrale” dei debiti fino a 1.000 euro affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione per il periodo che va dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2015.
In questo modo, i soggetti richiedenti potranno avere l’annullamento, oltre che del capitale e degli interessi dovuti, anche delle sanzioni, delle spese relative alle procedure esecutive e delle spese per la notifica della cartella esattoriale previste.
Dopo aver richiesto l’annullamento totale dei debiti di importo pari o inferiore a 1.000 euro, la procedura sarà effettuata realmente al 30 aprile 2023 (non più al 31 marzo 2023).
Se vuoi avere maggiori informazioni riguardo le novità che sono state apportate dalla Legge di Bilancio 2023 in merito all’annullamento dei debiti fino a 1.000 euro, allora ti consiglio di andarti a riprendere un nostro vecchio articolo di approfondimento, che abbiamo pubblicato sempre qui su Tag24.