C’è enorme soddisfazione per Sergio Perez che è riuscito a domare il compagno di squadra Max Verstappen nella vittoria odierna a Baku che gli è valso il secondo successo in questa stagione di Formula 1. Il pilota messicano ha mostrato sin dalle prime battute di gara di avere un gran passo e, complice qualche problemi per Max e una scelta sbagliata ai box, è riuscito a metter le ruote davanti all’olandese avvicinandosi nella classifica piloti.

Al termine della gara vinta in relativa tranquillità, il pilota messicano ha voluto commentare quanto visto oggi in pista dimostrando tutta la sua voglia di imporsi sul compagno di squadra e cercare di puntare al titolo quest’anno. Ecco le sue parole.

Safety Car? Sì, oggi ha funzionato tutto bene per noi. Abbiamo superato in fretta Charles e abbiamo messo pressione su Max. Abbiamo avuto meno degrado rispetto a lui nel primo stint. Si era messa bene per noi fin da subito da quel punto di vista. Dopo la Safety Car è stata un’altra gara sulle gomme dure. Eravamo molto vicini con Max, abbiamo spinto entrambi al massimo ed entrambi abbiamo sfiorato i muri un paio di volte. Il modo in cui Max mi ha messo pressione per tutta la gara mi ha reso la vita difficile, ma siamo riusciti a tenerlo sotto controllo. Tocco al muro? Ho avuto fortuna, l’anteriore destra ha retto.

Formula 1, la risposta di Verstappen a Perez: “Tante cose da imparare”

Un successo importante per Perez che rischia di togliere qualche certezza a Max Verstappen che oggi ha pagato anche – per la prima volta – un errore di strategia da parte del muretto. L’olandese è stato infatti richiamato ai box mentre si trovava al comando della gara ma proprio nel momento in cui veniva chiamata la Safety Car e concedendo così un vantaggio prezioso a tutti i rivali in pista.

Al termine della sua prova, Max è sembrato piccato per una prestazione complessiva che non è andata come ci si poteva aspettare. Ecco il suo commento:

Ho avuto sfortuna con la Safety Car, poi ho spinto per cercare di stare vicino a Checo e per entrare nella zona DRS. Le gomme però si surriscaldavano, perché cercavo di seguire Checo. Anche con il bilanciamento faticavo a restare regolare. Ho giocato un po’ con gli strumenti che avevo a disposizione e alla fine ho trovato una soluzione che andava meglio, ma era troppo tardi. Ci sono tante cose da imparare da questa gara, alla fine è un buon risultato per il team.

Poi un appunto in merito all’aria che si respira nel team:

Tensione nel team? La stagione è lunga. Baku è molto diversa da Miami, che a sua volta sarà diversa dalle altre piste. Bisogna continuare a imparare. Non si può essere perfetti, ci sono dei giorni in cui devi imparare. Ho sfiorato i muri in qualche giro, ma è quello che succede nelle piste cittadine