Pozzecco ha fornito gli ultimi aggiornamenti su Paolo Banchero e sulla possibilità di vedere il giocatore NBA tra le fila della nazionale italiana. Si tratta di una scelta che il giocatore non ha ancora fatto e che – ad oggi – deve ancora essere svelata, poiché il numero 1 dello scorso Draft sta valutando se vestire la maglia azzurra o quella di Team USA. Il volto degli Orlando Magic potrebbe propendere per la nazionale americana, in un mercato decisamente più grande rispetto a quello italiano e con la speranza di essere uno dei prossimi talenti in circolazione per tanti anni.
Pozzecco su Paolo Banchero, le parole del coach azzurro
Gianmarco Pozzecco – coach dell’Italia – ha quindi commentato la situazione intorno a Banchero in una intervista rilasciata ai canali ufficiali della FIP – a margine del sorteggio del girone in vista dei prossimi mondiali di basket:
Dobbiamo riconoscere che sia cambiato lo scenario. Con lungimiranza la Fip, Trainotti, Fois avevano individuato un grande talento dotato anche di grande etica. A causa del covid non è potuto venire prima. Poi è cresciuto al di là delle più rosee previsioni. Siamo contenti che se lo sia meritato, ora la sua scelta è più difficile. Banchero è un ragazzo estremamente serio, non focalizzato soltanto su se stesso, con idee chiare. Ha un modo di giocare e una comprensione del basket di livello tale che si può adeguare ovunque. Abbiamo sognato, teniamo la speranza accesa, ma tutto è cambiato. Ci darà una risposta, sono sicuro, per tempo. Nel frattempo io vado avanti.
Poi, Pozzecco ha parlato di Simone Fontecchio, il leader della nostra nazionale in assenza di Danilo Gallinari – ai box da ormai diversi a mesi a causa dell’ormai noto problema al crociato:
Fontecchio è diventato arrogante come piace a me. Gli mancava quel pizzico di sana cattiveria per fare l’ultimo passo. Ormai è un giocatore consolidato a livello internazionale. Io ne porterei 35, ma poi forse il 36° si arrabbierebbe comunque. Farò scelte tecniche, ma dando opportunità a tutti. Abbiamo giovani emergenti, i reduci dall’Europeo che hanno meritato. Ma sono orgoglioso di loro e degli altrui progressi. Io vedo che almeno 16-18 giocatori potrebbero entrare nei 12. Ma forse l’unico aspetto negativo di un lavoro meraviglioso.