Quanti contributi servono per andare in pensione nel 2023 senza aspettare il 2024
Quanti contributi da lavoro servono per la pensione? Nella legge di Bilancio 2023 sono state introdotte nuove regole per il pensionamento che si affiancano alle ordinarie disposizioni previdenziali. Per andare in pensione è necessario aderire a uno dei meccanismi in vigore, ossia alle diverse forme di previdenza obbligatoria.
Vediamo insieme quali requisiti contributivi sono necessari per andare in pensione.
Quanti contributi da lavoro servono per la pensione?
I giorni per la pensione possono slittare dall’oggi al domani. L’occhio è spalancato sulla presenza dei requisiti necessari per collocarsi in quiescenza, ovvero garantirsi il meritato riposo dopo una carriera lavorativa intensa e, spesso, faticosa.
Tutto il sistema pensionistico è centrato sui requisiti anagrafici e contributivi correlati alle Quote. Un meccanismo che permette di ritirarsi dal lavoro in anticipo abbinando, il più delle volte, l’età anagrafica e all’anzianità contributiva.
Il vero problema è, non sapere quanti anni di contributi servono per andare in pensione.
Nel 2023 sono state introdotte nuove regole previdenziali, sia in tema di uscita anticipata che per la pensione donna. E, ancora, nuove disposizioni abbracciano l‘anticipo pensionistico Ape sociale.
Le note sono tante, e ce ne abbastanza per capire quanti contributi sono necessari per il rilascio della pensione.
Ecco quanti contributi servono per andare in pensione a 62 anni
Se compi 62 anni entro il 31 dicembre 2023, puoi andare in pensione con Quota 103. In questo caso, per soddisfare il requisito contributivo occorrono 41 anni di versamenti.
Nelle condizioni principali per l’accesso alla misura, troviamo un assegno fissato nel tetto pari a 5 volte il trattamento minimo, ovvero all’incirca 2.800 euro lordi al mese.
Come si fa andare in pensione a 63 anni?
L’anticipo pensionistico Ape sociale è una delle misure differite per l’anno in corso. L’accesso alla misura è ancorato a 63 anni di età. Per l’individuazione dei contributi da soddisfare, occorre far riferimento alla categoria di lavoro a cui si appartiene.
Infatti, l’anticipo pensionistico Ape sociale è uno strumento più assistenziale che una vera pensione. In sostanza, al lavoratore viene permesso l’aggancio a uno scivolo statale fino al raggiungimento dei requisiti per il trattamento previdenziale ordinario.
Ecco, perchè, spesso l’Ape sociale viene classificata più come una forma di indennizzo che accompagna alla pensione. Possono richiedere il trattamento economico i lavoratori che rientrano in queste categorie di lavoro, quali:
- I lavoratori disoccupati in seguito a licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Per soddisfare il requisito contributivo ed essere ammessi al trattamento, occorrono 30 anni di versamenti;
- Invalidi civili con una certificazione di disabilità nella percentuale dal 74%. Anche in questo caso, per soddisfare il requisito contributivo sono necessari 30 anni di versamenti;
- lavoratore caregiver impiegati nell’assistenza del familiare disabile, secondo le disposizioni contenute nella legge quadro 104. Per l’accesso al trattamento vengono richiesto 30 anni di versamenti;
- lavoratori impiegati in attività gravose. L’accesso alla misura è condizionato dalla presenza delle condizioni riferite alla tipologia di lavoro. L’INPS, inoltre, prevede l’accesso al trattamento anche per l’attività svolta dagli operai edili, conduttori di impianti, ceramisti e così via. In ogni caso, per soddisfare il requisito contributivo sono necessari 36 o 32 anni di versamenti in base al settore lavorativo.
Come andare in pensione a 58 anni nel 2023?
Per le donne il trattamento previdenziale Opzione donna ha subito diversi cambiamenti. Le donne devono soddisfare più di un requisito per l’accesso alla pensione anticipata. Ad ogni modo, occorrono 35 anni di contributi per andare in pensione a 60 anni di età.
In merito a quest’ultimo punto, ricordiamo, che nella circolare INPS del 6 marzo 2023, n. 25 sono presenti i nuovi requisiti e condizioni di accesso al trattamento anticipato. In breve, rientrano nel pensionamento con 35 anni di contributi le lavoratrici che assistono una persona con handicap grave.
E, ancora, possono richiedere la pensione anticipata le lavoratrici licenziate per le quali è presente un confronto per la gestione della crisi aziendale
Le genitrici possono avere uno sconto sull’età anagrafica, per cui escono a 58 con due figli o 59 anni di età con un figlio.
Chi può andare in pensione a 67 anni o senza limiti di età?
Se compi 67 anni puoi richiedere la pensione di vecchiaia, se perfezionati almeno 20 anni di contributi. è possibile richiedere il trattamento ordinario anche con 15 anni di contributi, se sono presenti altre condizioni descritte in questo articolo.
Diversamente, se perfezioni 41 e 42 anni e 10 mesi di contributi, puoi andare in pensione a prescindere dall’età. L’INPS, infatti, rilasciata la pensione anticipata ordinaria con il solo montante contributivo, a cui si aggiunge una finestra mobile di 3 mesi.