A pochi giorni dall’ultimo caso di stupro ai danni di una turista francese, emergono altri due casi di violenza sessuale attuati alla Stazione Centrale di Milano o nelle sue vicinanze. La situazione è da tempo in escalation, ora però qualcosa sembra muoversi dal momento che il prossimo 10 maggio ci sarà un incontro tra il sindaco Sala e il ministro dell’Interno Piantedosi.

Le denunce sono ora a disposizione degli investigatori e degli agenti, ora impegnati a verificare le testimonianze. Sul primo caso, quello di una 56enne senza fissa dimora, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il momento in cui la donna viene abbordata da un gruppo di giovani nordafricani. L’abuso si consuma a qualche isolato di distanza, in via Tonale, all’interno di una tenda ospitata nel sottopasso. Il secondo riguarda invece una 36enne, incastrata dal collega con cui si trovava a Milano per un viaggio di lavoro: dinamica diversa e meno “controllabile” dal personale dell’hotel.

Entrambi gli atti sono comunque in mano alla Procura. Nel primo caso la donna è caduta nella trappola dei suoi aguzzini, nella speranza di ricevere del cibo: in realtà lei stessa diventa merce di scambio. L’abuso ha trovato riscontro successivamente nella visita dei volontari della Clinica Mangiagalli. Aperto un fascicolo contro ignoti.

Violenza sessuale a Milano, oggi l’arresto del 26enne marocchino

Oltre ai casi sopra citati di violenza sessuale, si deve ancora concludere l’iter giudiziario relativo a quanto accaduto venerdì in Stazione Centrale. Il gip ha tutta l’intenzione di disporre il fermo nei confronti del 26enne marocchino responsabile del fatto, giudicato “crudele e brutale” nella sua aggressione. La vittima ha raccontato la sua versione in Commissariato, avallata dalle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di identificare l’aguzzino. Il giovane si vede poi oziare nei giardinetti antistanti la Stazione come se nulla fosse

Intanto fioccano le testimonianze di donne viaggiatrici che frequentano il principale scalo ferroviario meneghino, sia in orario notturno che diurno. Diffuso il senso di poca sicurezza in Piazza Duca d’Aosta, specialmente se si è da sole. La prefettura ha dichiarato di aver autorizzato un inasprimento dei controlli, anche se i dati diffusi non sono molto confortanti: appena 5 arresti in 4 mesi.