Preoccupa, a Milano, la situazione sicurezza nell’area della Stazione Centrale e dei quartieri limitrofi, dopo la notizia della turista violentata all’alba del 27 aprile scorso. Il pm della città, Alessia Menegazzo, ha fatto sapere nelle scorse ore che l’aggressore, un certo Fadil M., potrebbe aver mietuto altre vittime. Si indaga quindi su altri casi, mentre il sindaco Sala chiede che siano intensificati i controlli. A questo scopo il ministro Piantedosi si recherà in città il prossimo 10 maggio.
Stupro Milano Centrale, il pm sull’aggressore: “Crudele e brutale, potrebbe colpire ancora”
Quello che caratterizza l’area della Stazione Centrale di Milano e della Stazione Termini di Roma è un contesto di forte degrado in cui, già da un po’, nessuno, compresi i residenti, riesce a sentirsi al sicuro. Ancor più dopo le ultime notizie di cronaca, i numerosi casi di violenze e aggressioni nei confronti di vittime casuali, da parte di mal intenzionati che si aggirano nelle aree degradate alla ricerca di bersagli soli e fragili. È successo, l’ultima volta, lo scorso 27 aprile, quando una turista di 36 anni in partenza per Parigi è stata avvicinata da un senzatetto di origini marocchine di 26 anni che l’ha poi aggredita e stuprata per ore, prima in un parco e poi in stazione, alla luce del giorno.
L’aggressore è un certo Fadil M., fermato a poche ore dai fatti. Secondo il pm Alessia Menegazzo, avendo dimostrato di aver agito in modo “crudele” e “brutale”, potrebbe “agevolmente reiterare” le violenze. Come non si esclude che possa già averne compiute in precedenza, visto che, tra l’altro, era già stato fermato in Slovenia. Gli inquirenti indagano, in queste ore, per verificare se possano esserci stati altri casi. E due denunce sarebbero già arrivate sul loro tavolo: quella di una 56enne italiana senza fissa dimora con precedenti penali, violentata da un uomo di origini somale in un bivacco di fortuna, e quella di una 36enne palpeggiata da un collega di 40 anni sempre nei pressi della stazione. Un’area che, per alcuni, sembra essere diventata una zona franca, un luogo fuori dalla legge, dove tutto è concesso.
Il sindaco Sala: “Più uomini e telecamere”. Il 10 maggio Piantedosi in città
Obiettivamente è un lavoro lungo che richiede tanto impegno – ha dichiarato, parlando della questione sicurezza, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala -. Io non ho mai scaricato su altri le responsabilità. È evidente che il ministero è fondamentale, le forze di polizia sono fondamentali nel fare rispettare la sicurezza, però lo sento come un mio dovere,
ha aggiunto, ribadendo la necessità di intensificare la presenza di uomini e telecamere nelle aree più critiche, come quella della stazione. Per fare il punto sulla situazione e capire quali siano le prossime mosse da seguire, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si recherà in città il prossimo 10 maggio.
In sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ci confronteremo sui risultati dei controlli interforze che sono in corso dallo scorso gennaio e che proseguiranno anche nei prossimi mesi – ha spiegato il ministro -. Una analoga iniziativa farò la prossima settimana anche a Roma. Grazie ad una azione capillare di vigilanza del territorio siamo riusciti ad arrestare nell’arco di poche ore gli autori di tutti i più gravi episodi accaduti,
ha aggiunto, ringraziando gli agenti per l’impegno mostrato nel contrastare gli episodi di violenza e “garantire la vivibilità di zone cittadine particolarmente esposte a fenomeni criminali”. I controlli, del resto, erano già stati incrementati. Con tutta probabilità ci sarà un ulteriore passo in avanti in questo senso. La questione è della massima urgenza, se si vuole tentare di riconsegnare alla quotidianità queste aree, attualmente in balia della criminalità e quindi evitate, ove possibile.