Un pilota delle Frecce Tricolori è morto nell’incidente verificatosi nel tardo pomeriggio di ieri, 29 aprile, in Friuli, dove un ultraleggero, per cause ancora da accertare, è precipitato nel vuoto, incendiandosi. Si tratta del 34enne Alessio Ghersi, Pony 5 nella formazione della Pan, uscito per un volo turistico in compagnia di un parente e mai più rientrato. La conferma è arrivata nella tarda serata, dopo il riconoscimento delle vittime. Sul caso la Procura di Udine ha aperto ora un fascicolo di inchiesta.
Morto un pilota delle Frecce Trilocori: si tratta di Alessio Ghersi
34 anni, originario di Domodossola, Alessio Ghersi ricopriva il ruolo di posizione 2 Gregario destro, Pony 5 nella formazione delle Frecce Tricolori. Era entrato a far parte dell’Areonautica Militare ancora giovanissimo, nel 2007, subito dopo aver portato a termine gli studi. Una volta terminati i corsi di volo, era stato assegnato al 4 Stormo di Grosseto, ottenendo anche la qualifica di pilota combat ready sul velivolo Eurofighter e partecipando a varie missioni di difesa aerea in ambito nazionale e non. Almeno fino a quando non era stato selezionato per far parte della Pan, realizzando uno dei suoi sogni più grandi.
Sogno che alla fine, improvvisamente, si è spezzato. Ghersi è infatti una delle due vittime dell’incidente verificatosi ieri, 29 aprile, in Friuli. Stando a quanto ricostruito finora, il 34enne sarebbe uscito in compagnia di un parente per un volo turistico quando, per cause ancora in corso di accertamento, l’ultraleggero su cui era alla guida sarebbe precipitato, finendo in una zona boschiva e incendiandosi. Secondo alcuni testimoni, si sarebbe infiammato ancor prima di toccare il suolo. Era decollato poco prima da Campoformido.
All’arrivo, i soccorsi non avrebbero potuto far altro che constatare il decesso del pilota e del passeggero, rimasti carbonizzati a causa dell’esplosione. Il successivo riconoscimento ha permesso di accertare la loro identità. Per fare luce sull’accaduto e ricostruire le esatte dinamiche del sinistro la Procura di Udine ha già aperto un fascicolo di inchiesta. C’è chi ipotizza che a causare l’incidente possa essere stato uno dei vortici d’aria che spesso si formano sulla catena dei Musi, la zona che il pilota stava sorvolando al momento dell’impatto.
I messaggi di cordoglio per il capitano
Nel commentare la notizia del “tragico incidente”, l’Areonautica Militare ha espresso il suo cordoglio per la morte del pilota, ricordando che il 34enne era in servizio presso il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Frecce Tricolori. Poi, nell’unirsi “al dolore della famiglia”, ha fatto sapere che, in segno di rispetto e di lutto, ha annullato l’evento per l’apertura della stagione acrobatica dopo il periodo di addestramento della formazione in programma per il prossimo 1 maggio a Rivolto, in provincia di Udine.
A nome di tutta la Forza armata mi stringo alla moglie e ai loro due bimbi in questo momento di profondo dolore,
sono state le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Areonautica, generale di squadra aerea, Luca Goretti. “Cieli blu” è il saluto che in tanti, simbolicamente, gli hanno invece rivolto sui social, in attesa dei funerali. Tra loro anche Luca Paoloni, sindaco di Lusevera, la piccola cittadina sui cui monti si è spezzata la vita del capitano.
Il destino ha voluto che il capitano Alessio Ghersi e il viaggiatore a bordo del velivolo aereo perdessero la vita in modo tragico, proprio dando vigore alla propria passione di volare nei cieli blu – ha scritto -. A nome della comunità di Lusevera esprimo le più sentite condoglianze a famigliari, parenti, amici, colleghi del capitano, con la speranza che un giorno potranno colmare l’immenso dolore lasciato da questo tragico incidente.