Il confronto Governo Sindacati per Landini non è un appuntamento di riguardo. Non si fa in questo modo secondo il segretario della Cisl. Non si poteva organizzare a poche ore dal Cdm che si riunirà il primo maggio per decidere cose importanti sul lavoro.
“Trovo un po’ singolare che non ci sia stata in questi mesi possibilità di discutere con noi di nulla e poi siamo convocati domenica sera per spiegarci quello che faranno il giorno dopo al consiglio dei ministri. Non è questo il metodo rispettoso di confrontarsi con le organizzazioni sindacali“. A dirlo è lo stesso segretario della Cgil, Maurizio Landini, ospite a‘Le parole’, su Raitre.
Il dirigente sindacale non ci sta e aggiunge: “C’è bisogno di dare risposte alle problematiche dei lavoratori. Valuteremo e giudicheremo quello che ci sarà detto”. Quindi Landini ha ricordato che sono già state proclamate “tre grandi manifestazioni interregionali” perché “pensiamo che ci sia bisogno di cambiare la politica economica, sociale e affrontare problemi come i salari troppo bassi, la troppa precarietà e la troppa diseguaglianza“.
Confronto Governo Sindacati Landini. Il fisco
Landini non molla anzi attacca, ma con stile e ricorda alcuni appuntamenti che sono venuti meno in questi primi mesi del governo Meloni: “Da tempo stiamo chiedendo una vera riforma fiscale”. Lo ha ribadito il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ospite a ‘Le parole’, su Raitre.
Landini ha spiegato la sua posizione sul fisco e come dovrebbe cambiare e venire più incontro alla gente: “Oggi c’è una tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni che non è accettabile” e “non è più sopportabile che chi paga le tasse in questo Paese anche per chi non le paga sia il lavoro dipendente e dei pensionati, e che la rendita finanzairia e la rendita immobiliare sia tassata meno del lavoro dipendente”. Inoltre, ha aggiunto, “c’è un livello di evasione fiscale non più accettabile“.